Aosta: manca il certificato di prevenzione incendi, chiude il Palaindoor e società sportive senza impianto
La struttura chiuderà i battenti il 31 dicembre. Ingenti le risorse per gli interventi
L’ormai atavica mancanza del certificato di prevenzione incendi, più volte promesso e mai, finora, realizzato.
C’è questo alla base della chiusura del palaindoor di regione Tzamberlet il 31 dicembre, giorno in cui scadrà la concessione, non più rinnovabile, alla Sport & Salute, l’spa che fa capo al Coni. Lo riporta oggi, lunedì 28 gennaio, il settimanale Gazzetta Matin.
Un problema noto
La mancanza del CPI e la necessità di adeguare diversi parametri della struttura era nota da tempo, tanto che nell’ottobre del 2019, in una variazione di bilancio, l’allora assessore al Patrimonio del comune di Aosta, Carlo Marzi, aveva dichiarato di aver trovato i soldi da destinare a tale operazione.
Tutto sembrava destinato a partire nel 2020, poi tra Covid, elezioni amministrative, varie ed eventuali, il tempo è inesorabilmente scaduto, lasciando senza casa le tantissime associazioni affiliate al Coni che in quella struttura avevano uno spazio per la sede, ma soprattutto per gli allenamenti e le attività dei proprio atleti.
Struttura chiusa il 31 dicembre ma…
Prova a fare chiarezza la vice sindaca con delega al Patrimonio, Josette Borre. «Confermo che al 31 dicembre terminerà la concessione alla Sport & Salute – sottolinea Borre -, la quale aveva poi destinato a varie asd rossonere la gestione di determinati spazi. Il problema è che, non essendo ancora stato ottenuto il CPI, noi non possiamo dare in gestione un impianto non più a norma».
La vice sindaca di Aosta Josette Borre
La questione è pesante, così come l’esborso per sistemare l’impianto.
«Il problema principale, probabilmente, è lo scalone unico centrale, unica via d’accesso e di fuga per i piani superiori – continua Borre -. Ora dovremo mettere a posto tutti gli aspetti legati alla sicurezza e al certificato di prevenzione incendi, cominciando probabilmente proprio dalla creazione di scale antincendio esterne. I costi sono ingenti, per questo stiamo pensando di dividere il tutto in lotti, così da poter procedere più rapidamente a una riapertura di alcune zone».
Intanto l’Ufficio Sport ha iniziato la ricollocazione delle società. «Contiamo di risolvere la questione a breve, così da non farle rimanere senza “casa” per troppo tempo – spiega ancora la vice sindaca -. La situazione più complicata, probabilmente, è quella dell’atletica, ma forse con dei piccoli interventi potremmo riuscire a recuperare l’utilizzo di determinati spazi e a concedere loro di tornare a usare una parte della struttura a breve. Questi spazi saranno dati in concessione direttamente dal Comune, ma fin da ora ci prendiamo l’impegno di non lasciare a piedi nessuno. Stiamo lavorando sodo per ridurre al minimo i disagi»
(Alessandro Bianchet)