Crisi di governo, Azione VdA: «No a un Conte-ter»
Secondo Marco Curighetti, coordinatore regionale del partito di Carlo Calenda «sarebbe l'ennesima risposta sbagliata»
Crisi di governo, Azione VdA: «No a un Conte-ter». E’ quanto scrive in una nota il coordinatore regionale del partito di Carlo Calenda Marco Curighetti. La decisione è scaturita dai coordinatori dei comitati promotori regionali di Azione, riuniti in videoconferenza.
Ennesimo sbaglio
«Nel corso di questo incontro si è unanimemente convenuto che la nascita di un eventuale governo “Conte-ter”, non sarebbe che l’ennesima risposta sbagliata data da una classe politica sempre più avvitata su se stessa e distante dalle reali necessità del Paese. Purtroppo, infatti, mentre l’ipotesi sostenuta a gran voce da Carlo Calenda di un governo di “salute pubblica” guidato da un premier autorevole e stimato internazionalmente, incentrato sulle forze politiche che sostengono in Europa la Von del Leyen quali Pd, liberali, Verdi, Forza Italia e la parte più europeista e moderata dei 5 stelle, appare sempre più una chimera».
Solito teatrino
Prosegue la nota. «Assistiamo al solito teatrino messo in piedi da presunti nuovi e vecchi “responsabili/costruttori”, che poco hanno a che fare con la serietà e la qualità che deve essere messa in campo per affrontare il delicato e drammatico periodo storico che stiamo vivendo. Per le ragioni politiche esposte e per la scarsa attenzione dell’attuale maggioranza alle richieste e alle necessità specifiche delle regioni alpine, ci auguriamo che il senatore Albert Lanièce non metta a disposizione della possibile nuova maggioranza contiana il seggio valdostano del Senato (diamo ovviamente per scontato il voto favorevole dell’onorevole Elisa Tripodi alla Camera), prendendo così le distanze dalla demagogia populista che da destra e sinistra sta portando alla rovina del Paese».
La questione alpina
Le conclusioni. «Sulla questione alpina rilanciamo, quindi, con forza l’appello lanciato da Antonio Zacchera e da Isabella De Monte, referenti dei settori Turismo e Politiche europee di Azione. L’Italia non sia il fanalino di coda europeo nel dare il sostegno al turismo; la stagione invernale è ormai compromessa, per cui occorrono decisioni urgenti e coraggiose ed è indispensabile la definizione di ristori adeguati per l’economia turistica ridotta quasi al lastrico, così come hanno fatto altri Paesi europei. Ci attendiamo, quindi, dal Ministro Franceschini una risposta chiara a tutto il comparto, che comprende gli albergatori, i ristoratori e tutti gli esercenti e commercianti delle località turistiche montane».
(re.aostanews.it)