Crisi: industria e costruzioni senza scampo; ‘sopravvive’ il turismo
Anche chez nous, si è fermata in estate la ripresina iniziata nel 2009, dopo un 2008 horribilis; la congiuntura ha iniziato a peggiorare, colpendo trasversalmente tutti i settori produttivi, soprattutto industria ed edilizia e risparmiando, almeno in parte, il turismo. I dati emergono dall’aggiornamento congiunturale presentato quest’oggi dal direttore della filiale di Aosta della Banca d’Italia Gennaro Maria Argirò, elaborato sui dati Istat, Confindustria, Inps e assessorato al Turismo.
E pensare che la ripresa era proseguita, seppure con ritmi meno intensi rispetto al 2010, anche nel primo semestro 2011, grazie soprattutto alla domanda estera che nel mese di giugno aveva permesso di recuperare quasi totalmente i livelli pre crisi. Il rallentamento dell’economia mondiale ha invece avuto riflessi negativi sulle attività produttive e il clima di fiducia delle imprese è bruscamente peggiorato, anche a causa delle turbolenze sui mercati finanziari.
Non si è verificata l’auspicata ripresa nel settore delle costruzioni, che potrebbe avvenire nei primi mesi del 2012 – complice il comparto delle opere pubbliche. Turismo sui livelli del 2010 mentre cala il settore del commercio che risente del rallentamento dei mercati, sia sulle vendite all’ingrosso sia per quelle al dettaglio. Aumentano i disoccupati; nel primo semestre del 2011 il tasso di disoccupazione ès tato del 4,6% in aumento di 0.6 punti percentuali rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Calano anche i prestiti alle imprese – indice di un rallentamento negli investimenti – mentre si mantengono stabili i finanziamenti chiesti e accordati alle famiglie.