Consiglio Valle, approvata la manovra correttiva da 50 milioni
La Salva Italia costa alla Regione Valle dAosta 50 milioni di euro, sette dei quali saranno i Comuni a sborsarli. E durante il dibattito sul disegno di legge di adeguamento del bilancio di previsione per il triennio 2012/14 si è ventilata di lipotesi che i tagli non finiscono qui. Il decreto dicembrino del premier Monti prevede un gettito di 860 milioni di euro in arrivo dalle Regioni e Povince autonome. ”Avevamo già preso impegni con lo Stato nellambito dellapplicazione del federalismo fiscale ma Roma ha cambiato le carte in tavola. Non abbiamo penalizzato né la ricerca né i trasporti né il diritto allo studio né linnovazione e tanto meno lasciato i Comuni alla deriva. La manovra non è una nostra scelta. Con i suoi limiti è equa e giusta; non va a incidere sui settori strategici e sugli investimenti”, ha puntualizzato il presidente della Regione nonché assessore alle Finanze pro tempore Augusto Rollandin, ribattendo alle obiezioni delle minoranze Alpe e Pd.-Ecco i tagli: 300 mila euro per il funzionamento degli organi istituzionali; 825 mila euro per il personale; 4.728.000 per i servizi generali; 620 mila euro per listruzione; 540 mila per lUniversità; 2.700.000 per la cultura e lo sport; un milione per le politiche sociali; 8.500.000 per lo sviluppo economico regionale; 11.126.000 per infrastrutture per mobilità e reti; 2.100 mila per il governo del territorio e 9.268 mila euro da attingere dai fondi di riserva e globali. Particolarmente preoccupati i consiglieri di Alpe, tra le altre cose, per la ”compressione fortissima degli interventi in materia di edilizia sportiva; per le ulteriori riduzioni di disponibilità nel diritto allo studio ; per un vistoso abbassamento di risorse, pari a quasi il 40%, nel settore degli investimenti per il sistema informatico regionale; per un ulteriore risparmio sulle opere ed impianti necessari per l’attuazione del piano regionale di gestione dei rifiuti, a cui vengono sottratti altri 180 mila euro pari a circa il 15% dello stanziamento iniziale; per i tagli allintero sistema dei trasporti”. Così Massimo Lattanzi del Pdl, rivolgendosi ai colleghi di Alpe: ”E evidente che nessun governo ama fare tagli ma tanto ci è stato chiesto. La Valle dAosta non finisce a Pont-St-Martin. I tagli li abbiamo potuti scegliere noi; ciò che è evidente esempio di rispetto dellautonomia. E riduttivo fare i conti della serva”. Così Leonardo La Torre (FA): ”Siamo allalba di un possibile conflitto tra le Autonomie e lo Stato perché abbiamo visioni agli antipodi. Non discutiamo sul fatto che dobbiamo contribuire alla ripresa ma sono i metodi a non andare. Lesecutivo ha fatto del suo meglio pur subendo il diktat governo Monti”. ”Nessun incontro di concertazione con le parti. Ciò che si rimprovera a Monti lo si fa qui. Una questione delicata che è stata liquidata come una banale variazione di bilancio”, rimprovera Raimondo Donzel del Pd. Così rancesco Salzone: ”Non credo che i Comuni siano pronti a restituire le chiavi al Prefetto (lo aveva paventato Chatrian) perché, pur nella difficoltà, i nostri Comuni hanno certezze finanziarie che altri non hanno”. Il disegno di legge è passato con 25 voti a favore e 8 contrari.
RESPINTA A ROMA LA PROPOSTA DI TAGLIO DEI CONSIGLIERI
No compatto degli alleati, Union valdôtaine, Stella Alpina, PdL e Fédération autonomiste, alla riduzione del numero dei Consigli regionali. ”Non bisogna cavalcare la facile demagogia dei costi della politica. Riteniamo che il numero dei consiglieri regionali sia congruo”, così Alberto Zucchi, presidente della prima Commissione consiliare Istituzione e Autonomia, presentando il progetto di legge di alcuni senatori del Pd. Va in ordine sparso Alpe con Giuseppe Cerise che è per il taglio e vota a favore ”per non venire meno ai miei principi e a quanto già enunciato in aula; in Alpe la libertà di pensiero e di espressione si applica. Cosa che non avviene in altri movimenti”. Laveva anticipato il capogruppo Patrizia Morelli: ”Neppure al nostro interno cè lunanimità sullargomento. La riduzione dei costi non deve per forza passare dal taglio dei consiglieri”. Il Pd, fautore della riduzione dei numeri in Consiglio Valle, rifiuta i metodi dei colleghi nazionali ma caldeggia una legge regionale che vada in questo senso. ”Non è scandalosa come concezione e noi siamo disposti a condurre la nostra piccola battaglia regionale”, ha spiegato Raimondo Donzel. E per riaprire il dibattito sulla questione il Pd presenta un ordine del giorno. Respinto .Così il presidente della Giunta Augusto Rollandin: ”Il dibattito sulla riduzione dei consiglieri labbiamo già affrontato ed esaurito. Per noi il discorso è chiuso e non è utile riaprirlo”. Sulla proposta di legge nazionale Il Pd a sorpresa, ma forse a vincere è il cuore autonomista – si allinea e vota contro. Tutti concordi che non debbano essere i senatori capitolini a dettare le regole.
STATALE 26, SCONTRO IN AULA TRA DONZEL E VIERIN
Sulla Statale 26 Raimondo Donzel arriva tardi. Chiede una rotonda allingresso dellAmérique altezza Motor America ma è una priorità nota. Non usa mezzi termini lassessore alle Opere pubbliche e al collega dice: ”se si informasse le figuracce se le eviterebbe”. E snocciola il percorso seguito: ”Abbiamo fatto trenta riunioni con i sindaci, abbiamo incontrato la popolazione ed era presente lAnas. Lei si accorge della riqualificazione della Statale solo perché è nato un comitato”. ”Sì ascolto i Comitati. Meglio che raccogliere le voci nei buffet che lei frequenta. Problemi con la Sav? Ma non abbiamo consiglieri regionali nella Sav? Come può la società metterci i bastoni tra le ruote?. Fate rotonde ovunque ma non dove le hanno chieste i cittadini”, ha ribattuto Donzel.
A MORGEX IL DOLORE SI CURERà IN AMBULATORIO
”Entro giugno sarà predisposto il modello assistenziale per il trattamento del dolore”. Lo ha garantito lassessore alla Sanità Albert Lanièce, rispondendo a uninterpellanza della consigliera di Alpe Patrizia Morelli. Intanto aprirà a Morgex un ambulatorio dove si praticheranno terapie antalgiche.
PRIMI IN ITALIA PER ABBANDONI SCOLASTICI
Alto abbandono scolastico. E quanto denuncia il consigliere di Alpe Roberto Louvin. ”Non siamo un diplomificio”, ribatte lassessore allIstruzione Laurent Viérin. Louvin punta il dito sul fatto che la ”Valle dAosta è ai primi posti in Italia con il 21,2% di abbandoni nella fascia di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Percentuale che raggiunge il 27,7% tra i maschi. E unanomalia di sistema”. Negli studi professionali, poi, il 50% non termina il percorso di studio. ”Abbiamo studenti mediamente più bravi Ocse Pisa lo dice ma che vengono allontanati dai circuiti scolastici. Troppe le bocciature”, ha rincarato Louvin. Replica così Viérin: ”I dati Istat si basano su campioni telefonici mentre i nostri si fondano su un sistema di valutazione esterna per lavorare su dati concreti”. Nella fascia di età tra i 14 e 18 anni nel 2010 l88% (4798 su 5432 ) era regolarmente iscritto in una istituzione scolastica regionale. Nel 12% restante sono ricompresi anche i giovani che scelgono canali alternativi a quelli dell’istruzione, quali l’apprendistato o la formazione professionale in centri di formazione riconosciuti. Più che di abbandono parlerei di difficoltà a innalzare il grado di titolo di studio”.
FORESTALI ANCORA SENZA CONTRATTO
”Era un problema evidente da risolvere al momento dellesternalizzazione dei cantieri forestali. A tuttoggi, invece, non sappiamo il tipo di contratto che avranno i lavoratori. Non esiste un contratto territoriale siglato”. A denunciarlo è il consigliere del Pd Raimondo Donzel. Per l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Isabellon ”sarà quello idraulico-forestale. Le ditte sono tenute a rispettare le clausole sociali e devono garantire la continuità lavorativa attingendo dagli elenchi. Le imprese dovranno aprire una posizione allInps per i lavoratori”. Ribadisce Donzel: ”Nessun contratto è ancora siglato perché ci sono delle contraddizioni eppure oggi si aprono le buste. Non siamo nel far-west. Siamo in una condizione medievale”.
ASSEGNO PER PAPà IN CONGEDO PARENTALE
”Su questo tema ci sono dei passi avanti da fare e sicuramente ci sono donne che per fare le mamme rinunciano alla carriera. Credo tuttavia che possa essere tenuto in considerazione un protocollo con lInps per incentivare i congedi parentali”. Ha risposto così il presidente della Giunta Augusto Rollandin a uninterpellanza del consigliere del Pd Gianni Rigo che, evocando lesperienza Piemontese, chiedeva la possibilità di erogare un assegno ai padri che richiedono il congedo parentale attingendo a fondi statali. La Valle d’Aosta ha utilizzato i 92 mila euro in arrivo da Roma per l’introduzione dei voucher di conciliazione
TROPPI RITARDI VOLI AOSTA-ROMA
”Sono due legislature che aspettiamo che laeroporto riparta. Invece scopro che i voli Aosta-Roma forse riprenderanno alla fine dellanno e dimezzati, ha commentato in aula il capogruppo del Pd Carmela Fontana. A gennaio la Regione aveva con una delibera dimezzato gli stanziamenti portandoli a 7 milioni e 800 mila fino al 2016.
UN ESPERTO MILITARE ALLA RAV
”Siamo sorpresi dalla scelta di un esperto di intelligence militare – Omar Vittone – per il consiglio di amministrazione della Rav”. Così il consigliere di Alpe Roberto Louvin, intervenuto questa mattina nel question time. Telegrafico il presidente Augusto Rollandin: ”No non labbiamo scelto perché esperto militare”.