Sei agli arresti domiciliari per spaccio di cocaina
Cocaina proveniente da Calabria e Lombardia destinata al mercato valdostano, in particolare a Saint-Vincent. A gestire il traffico in Valle una coppia di Monza da qualche mese domiciliata nella cittadina termale mentre a fare da tramite con i due fornitori era la madre di lei.
Il contatto tra i consumatori valdostani e la coppia era, secondo i carabinieri, Ivan Lillaz, di 33 anni, residente a Pontey e da oggi agli arresti domiciliari in esecuzione di unordinanza di custodia cautelare del gip di Aosta destinata anche alle altre cinque persone coinvolte nel traffico di stupefacenti.
Jessica Macri, di 29 anni e Luigi Lopone (33), entrambi residenti a Monza, dallo scorso settembre erano domiciliati a Saint-Vincent. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Saint-Vincent e del Gruppo Aosta hanno appurato che settimanalmente la coppia si riforniva di circa 50 grammi di cocaina per il tramite della madre di lei, Domenica Bruzzaniti (57), residente a Monza. La donna teneva infatti i contatti con i due fornitori: Rocco Barbaro (40), residente a Cuggiono (Milano) e Giovanni Condò (37), residente a Careri (Reggio Calabria) e titolare di un’attività a Milano. Un altro valdostano risulta indagato.
Le indagini, iniziate nel febbraio scorso e coordinate dal pm Pasquale Longarini, hanno avuto un punto di svolta lo scorso 25 maggio, quando la coppia è stata fermata dai carabinieri la casello di Châtillon e la ventinovenne, finita poi ai domiciliari, è stata sorpresa con circa 50 grammi di cocaina nascosti in uno stivale. Sette i consumatori individuati dai carabinieri, che hanno provveduto anche a effettuare alcuni sequestri di stupefacente a fini ammnistrativi.
(thie.pro.)