Costi della politica, i Giovani comunisti: ridurre lo stipendio non il numero dei consiglieri regionali
“Legare lo stipendio delle cariche istituzionali agli stipendi medi della classe lavorativa valdostana. Un rappresentante del popolo non dovrebbe mai guadagnare più di tre volte dello stipendio medio di un operaio della Cogne o di un semplice dipendente pubblico”. E’quanto chiedono i Giovani comunisti della Valle d’Aosta i quali – si legge in una nota – sostengono anche “che la riduzione del numero dei consiglieri regionali andrebbe contro il principio democratico della rappresentanza”. Per far fronte al dilagara “di personaggi che privilegiano i loro interessi di ceto o di classe rispetto ai valori della democrazia” i Giovani comunisti sono convinti che bisogna eliminare i pivilegi dei consiglieri, degli assessori e di tutte le cariche istituzionali regionali”, oltre a “un ricambio dell’attuale ceto politico sia a livello nazionale che regionale, perché quello attuale sembra aver perso completamente il contatto con la realtà”.
I Giovani comunisti ricordano poi che lo stipendio dei consiglieri regionali nel 2011 oscillava attorno a 94 mila euro, “senza tenere conto dei 2685, 97 euro mensili destinati alle spese peer ciascun consigliere”. Decisamente più alte le indennità del governo. “Il presidente Rollandin ha percepito ben 177.527,37 euro all’anno, mentre il presidente del Consiglio Alberto Cerise 170.578,27 euro. Sul terzo gradino del podio, a pari merito, salgono gli assessori Zublena, Isabellon, Lavoyer, Marguerettaz, Pastoret e Marco e Laurent Viérin con 147..603,15 euro”.