Calcio: a Busto Arsizio il VdA ritrova Emiliano e Kanouté; out Panepinto
«Ci attende la partita più difficile dall’inizio del campionato, ma la società ci aspetta una prova di orgoglio». Christian Filippella, che sta completando il corso di Coverciano che gli permetterà di diventare direttore sportivo del Vallée d’Aoste, ha presentato con queste parole la sfida di domani alle 14.30 nella tana della Pro Patria (arbitrerà Marco Zappatore di Taranto, assistito da Giovanni Guglielmi di Albano Laziale e Matteo Pellegrini di Arco). «Ho visto giocare gli uomini di Firicano nell’amichevole infrasettimanale contro i Free Players – ha spiegato il consigliere di amministrazione nell’incontro di oggi con gli organi di informazione (iniziato con quasi mezzora di ritardo per un’incomprensione su chi dovesse presentarsi in sala stampa) – e mi sono sembrati in grande condizione: giocano corti, palla a terra, rapidi. In settimana ho parlato con i ragazzi e ho cercato di far loro capire le responsabilità che devono assumersi. La figuraccia con il Monza va superata subito e non deve più ripetersi. Vogliamo calciatori che lottano in tutte le zone del campo fino all’ultimo minuto. La squadra è concentrata e carica, abbiamo voluto il silenzio stampa proprio per ridare serenità al gruppo, mi auguro che presto ci siano nuovamente le condizioni per ridare la parola a tecnico e giocatori».
La squadra ha svolto regolarmente la rifinitura sul prato del Comunale: Emiliano rientrerà al centro in difesa dopo il turno di squalifica (e farà coppia con Benedetto), Kanouté (foto) ha finalmente smaltito il problema alla spalla ed è pronto a riprendere il posto in campo vicino a Cuneaz e Furno); non ci sarà Panepinto, ancora fermo dopo la distorsione al ginocchio rimediata contro il Monza (lunedì dovrebbero arrivare gli esiti degli esami a cui è stato sottoposto che diranno qualcosa di più sui tempi di recupero) e il secondo mediano a fianco di Jidayi dovrebbe essere Amato.
Dopo il 5-0 incassato al Cerutti contro Gasbarroni e compagni, quella di domani sarà una partita molto importante anche per il futuro di Giovanni Zichella. «Finora non è mai stato in discussione, né dopo Rimini (nuova smentita della presunta richiesta di dimissioni operata in un turbolento viaggio di ritorno ndr) né dopo la brutta prova di domenica contro il Monza – ha spiegato Christian Filippella rispondendo a una precisa domanda sul rischio esonero del mister -. Io e la società abbiamo grande fiducia nelle qualità professionali e umane di Zichella, un allenatore preparatissimo, che ha grande esperienza con i giovani e sa tenersi aggiornato sugli avversari, preparare le partite e trasmette entusiasmo al gruppo. Nel momento in cui la società dovesse decidere che non si può più portare avanti il suo progetto a causa della situazione classifica, delle condizioni scadenti di forma dei giocatori o del venir meno dell’entusiasmo del tecnico, si arriverebbe al cambio per dare una scossa, ma sono sicuro che se dovesse succedere, ci lasceremmo con un abbraccio».
Da futuro direttore sportivo, Christian Filippella ha poi parlato del mercato: «La società vuole assolutamente mantenere la categoria e già prima della finestra di gennaio, cercheremo di prendere due o tre giocatori. La priorità è quella di tesserare un attaccante di esperienza, che garantisca di andare in doppia cifra; per martedì spero di avere in gruppo un nome importante, ma per ora non voglio sbilanciarmi. Questa non è una bocciatura per Sinato, che nelle ultime settimane ha lavorato molto e bene per la squadra. Poi potrebbero arrivare un centrocampista e un difensore, sempre esperti della categoria, in modo da alzare la maturità della squadra e permettere all’allenatore di avere più alternative a disposizione. Quando arriveranno i nuovi, cercheremo di trovare una collocazione adeguata per chi gioca meno».
Il discorso scivola inevitabilmente sul modulo. «Il calcio moderno è flessibile e ci vuole la capacità di cambiare modulo sia nella stessa partita che da un match all’altro – ha aggiunto Christian Filippella -. Zichella ha grande esperienza e ha dimostrato di saper cambiare. Viste le caratteristiche della Pro Patria credo che bisognerebbe coprirsi maggiormente sulle fasce, ma il modulo è una responsabilità del mister, non certo della società».
Ultimo argomento: lo stadio. «La settimana scorsa ho incontrato l’assessore Marguerettaz e ho parlato al telefono con il presidente Rollandin e il sindaco di St-Christophe Cheney, suggerendo a tutti di creare un tavolo comune per discutere la questione e arrivare a una risposta in tempi brevi. Personalmente non concordo con la decisione di demandare tutto al Conseil de la Plaine, ma, comunque sia, entro fine novembre la società deve avere la certezza che i lavori per adeguare uno stadio in Valle verranno realizzati. Ho parlato con il presidente della Lega Pro Mario Macalli e mi ha ribadito l’impossibilità di ottenere una nuova deroga per giocare in Piemonte; se non avremo certezze nel giro di un mese, dovremo pensare di spostarci da un’altra parte. Dovesse arrivare lo stadio a St-Christophe, la società sarebbe disposta a pagare le spese di gestione, magari utilizzando l’eventuale contributo regionale che abbiamo richiesto».
(d.p.)