Referendum: il Pd denuncia pressioni sui medici
«Indebita pressione sui medici» da parte dell’assessorato regionale alla Sanità. Grave l’accusa che lancia il Partito democratico della Valle d’Aosta in un comunicato inviato agli organi di informazione.
Il Pd avrebbe «appreso che l’assessore alla Sanità, tramite la propria segreteria, ha invitato un certo numero di medici valdostani a sottoscrivere un appello pro-pirogassificatore. Un conto è la campagna elettorale – si legge – all’interno del quale un assessore nella sua veste politica può anche invitare a votare in un modo o nell’altro o addirittura ad astenersi. Diverso è “sollecitare” dei medici, molti dei quali legati al sistema sanitario regionale, a dover scegliere se disattendere o meno un invito di questa portata».
Il Pd fa riferimento alla lettera sottoscritta da 52 medici (ai quali negli ultimi giorni se ne sono aggiunti altri) e diffusa martedì scorso nella quale si evidenziava «come nella letteratura scientifica vi siano significativi studi epidemiologici relativi all’impatto sulla salute dei sistemi di smaltimento dei rifiuti» e come quella del pirogassificatore fosse una scelta «fatta a garanzia della tutela e della salvaguardia della salute di tutti i valdostani».
«Il Pd crede che si tratti di un fatto gravissimo. Un appello che ha la pretesa di essere tecnico-scientifico non dovrebbe originare o essere veicolato da una figura istituzionale (che in tal modo lo trasforma in atto politico) – si legge ancora nella nota inviata dal partito -. Il Pd giudica tale azione un abuso e uno sconfinamento da proprio ruolo istituzionale oltre che una forma di indebita pressione su lavoratori che, in molti casi, hanno rapporti di carattere professionale, finanziario, ed economico con l’assessorato in questione. Infine – conclude – il Pd stigmatizza l’uso improprio di una struttura pubblica (la segreteria dell’assessore) per attività di carattere politico-elettorale, che nulla hanno a che vedere con le funzioni proprie dell’assessorato».
(e.d.)