Calcio: Carbone rilancia Cuneaz e chiede di riportare la squadra in Valle
Ci saranno due valdostani nel Vallée d’Aoste che domani pomeriggio (fischio di inizio alle 14.30, arbitro Piccinini di Forlì) al Cerutti di San Giusto sfiderà la capolista Castiglione. Benito Carbone, contrariamente alle prime due vigilie della sua gestione, dopo la rifinitura di questa mattina ha annunciato la formazione, ma non si è sbilanciato sul modulo. «L’ho già detta ai ragazzi – ha esordito il tecnico -, quindi posso darla anche a voi. Come modulo abbiamo lavorato su due sistemi, ma li scoprirete domani». Si può giocare con i numeri, ma il VdA avrà quattro difensori (Furno, Benedetto, Emiliano e Di Dio), tre centrocampisti (Amato davanti alla difesa, Aracri e Nocciola interni), due esterni di fantasia (Kanouté e Cuneaz) e una punta centrale (Sinato). I recuperati Isoardi, Enrico, Panepinto ed Hernandez andranno in panchina e per quest’ultimo è previsto uno spezzone in corso d’opera («ha colpi notevoli», se l’è coccolato il mister). Ai box restano Jadayi, Temelin (pronto non prima di due settimane), Varvelli e Fiore. Carbone non è preoccupato per i tanti infortuni: «Nelle prime settimane i ragazzi hanno dovuto abituarsi ai nuovi allenamenti, con intensità e frequenza diverse, ma da qui in avanti la situazione non potrà che migliorare. Non è una critica a chi c’era prima, paghiamo i problemi estivi che non hanno permesso alla squadra di fare una preparazione vera e propria». Il mister è quindi tornato sul match di domani: «Ci attende una partita difficile, visto che loro sono primi non a caso. Il Castiglione è una squadra affiatata, compatta, con qualità e quantità, che gioca a memoria e sa fare risultato ovunque. Ma di sicuro sarà dura anche per loro, noi stiamo migliorando». Dopo due panchine consecutive, tornerà dall’inizio André Cuneaz. «Aveva bisogno di ritrovare la condizione – aggiunge Carbone -, ma non possiamo fare a meno della sua classe». Un altro valdostano è molto considerato dal tecnico calabrese: «Andrea Amato mi ha colpito fin dalla prima volta che ho visto la squadra a Busto Arsizio. Quando ci siamo parlati gli ho chiesto come un giocatore come lui era senza squadra e non me l’ha saputo spiegare. Di sicuro in questa categoria ci sta senza problemi».Sul fronte mercato il VdA ha sondato Franco Lepore, classe 1985, centrocampista che ha lavorato qualche mese all’inizio della passata stagione con Carbone. «C’è stato un contatto – ha ammesso il mister -, ma di lui mi interesserò a partire da lunedì, ora sono concentrato sul Castiglione. Prima di tornare sul mercato dobbiamo ragionare, anche perché sto scoprendo giocatori fino a tre settimane fa poco utilizzati, che invece possono essere davvero molto importanti per noi». In chiusura di conferenza stampa, anche Carbone è sceso in campo per riportare i granata in Valle: «Voglio fare un appello al sindaco di St-Christophe e al presidente della Regione perché la squadra non può continuare a giocare a San Giusto, abbiamo bisogno del calore del pubblico valdostano. La situazione deve sbloccarsi, finché non succederà continuerò a farmi sentire».
A parlare è poi stato Andrea Amato (foto). «Ho avuto l’opportunità di giocare le mie carte praticamente in casa e ho fatto di tutto per sfruttare l’occasione – ha spiegato il centrocampista -. Devo ringraziare sia Zichella che Carbone per la fiducia che mi hanno dato. Essere qui è molto bello, ma non ho mai smesso di considerarmi un giocatore, nemmeno quando ho dovuto scendere di categoria e fare tanti chilometri per trovare una squadra. Cosa non ha funzionato prima? Qualcosa ho sbagliato anch’io, ma il calcio è così, non si può risolvere tutto semplicemente applicando una formula matematica. Intanto mi sono laureato e questo è importante anche per il futuro più lontano. Adesso penso alla partita di domani, nella quale dovremo fare punti. L’obiettivo è quello di salvarci, un traguardo alla nostra portata. Per quello che mi riguarda rimango concentrato su questa avventura, riuscire a confermarmi in Seconda Divisione è l’unica cosa che ho in testa. In Valle d’Aosta il calcio ha sempre problemi? Sembra quasi che si abbia paura di vederlo sbocciare definitivamente».
(davide pellegrino)