Celva, passa il concetto di autoriforma e Gerandin resta presidente
Il ritiro delle dimissioni il presidente del Celva Elso Gerandin lo definisce «un passo avanti per il futuro degli Enti locali e non un passo indietro». A mettere tutti d’accordo nell’assemblea dei sindaci del pomeriggio di oggi è il concetto di autoriforma con l’articolo 19 della spending review messo all’angolo e il governo Monti sul banco degli accusati. L’associazionismo non è in discussione: i tempi lo esigono. Delle Unioni di Comuni si ricomincerà a parlare su nuove basi senza dimenticare per strada di consultare il Celva. «Ne è uscito un Celva coeso e consapevole del ruolo da protagonista che deve ricoprire nel processo di riforma degli Enti locali», ha sottolineato Gerandin. «La Regione non è un nemico ma un interlocutore serio con il quale sedersi attorno a un tavolo per discutere e sta agli Enti locali rivendicare un ruolo nella stesura di una bozza di legge». Per il presidente del Celva «il mantenimento dell’identità di Comuni e Comunità montane è la base dalla quale deve partire il legislatore. I Comuni devono matenere la titolarità di tutte le funzioni da gestire in forma associata. Esercizio associato obbligatorio». Alla voce di Gerandin si è aggiunta quella del vicepresidente Ennio Subet: «La riforma degli Enti locali in Valle d’Aosta è stata avviata nel 1998 con la legge 54 e restiamo avanti rispetto agli altri».