Costi della politica, il Consiglio approva tagli per oltre due milioni di euro
Passa allunanimità, dopo poco meno di unora di dibattito, la legge per la riduzione dei costi del funzionamento del Consiglio Valle che prevede tagli per 2.100.000 euro già a partire dal 2013 di cui 424 mila euro annui sui contributi ai gruppi consiliari, 900 mila sull’indennità di carica, di funzione e sulla diaria e di 707 mila sul sistema previdenziale dei consiglieri. In sintesi il provvedimento riduce di oltre il 70 per cento i fondi per i gruppi consiliari (432 euro mensili per ogni consigliere componente il gruppo), introduce il controllo sulle spese della Corte dei conti e detta di dare la massima pubblicità dei rendiconti; fissa a 65 anni il conseguimento del vitalizio; introduce l’eliminazione di ogni tipo di rimborso chilometrico. Sono stati inoltre recepiti due emendamenti riguardanti le indennità di funzione e i gettoni di presenza degli amministratori degli enti locali e l’indennità di fine mandato.
«Oggi diamo un segnale significativo alla comunità ma deve essere un primo passo per ulteriori iniziative che vadano nella direzione di contenimento della spesa pubblica», ha commentato Alberto Bertin di Alpe, annunciando il suo voto favorevole.
Interviene per la prima volta dai banchi dei consilieri Laurent Viérin, il cui intervento qualche irritazione lha creato, rilanciando il tema della riduzione del numero dei consiglieri regionali così come di deputati e senatori. «Portare il numero a 25 ridarebbe credibilità alla classe dirigente. Se ci sarà la volontà si potrà fare», ha commentato. Lex assessore ha poi chiesto di «andare a incidere sulle partecipate e sul numero dei consiglieri regionali». «Che la Regione e il Comune di Aosta diano il buon esempio», ha concluso Viérin.
Pino Cerise di Alpe ha ringraziato il presidente della prima Commissione consiliare Alberto Zucchi «per avere tenuto testa ai colleghi consiglieri che amavano particolarmente la filigrana», alludendo al sotterraneo fronte del no ai tagli.
Con una punta di sarcasmo nella voce Dario Comé di Stella Alpina ha detto: «Oggi ho sentito interventi su azioni che si dovrebbero fare che vanno al di là della proposta di legge in discussione. Anche Stella Alpina avrebbe delle proposte. Votiamo convinti il provvedimento».
Di risultato «importante, arrivato dopo un lungo e proficuo dibattito», ha parlato Raimondo Donzel del Pd. «Quello che è importante è che ci sia un atto serio, vero e profondamente incisivo», ha aggiunto.
Nel presentare il testo di legge il presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha evidenziato che «l’intervento normativo nasce dalla nostra autonoma volontà di dare corso alle pressanti esigenze di contenimento della spesa pubblica provenienti dal livello centrale di governo e fornire, al contempo, un concreto riscontro alle istanze di moralizzazione della vita politica che si levano a gran voce dalla società civile. Tutto questo nella consapevolezza che debba essere in ogni caso garantita alle assemblee legislative regionali la facoltà di valutare con obiettività e indipendenza le misure di riorganizzazione dei propri organi e di riduzione dei relativi costi, modulandole sulla base delle caratteristiche dei territori».