Rollandin: dopo un 2012 molto amaro ci auguriamo un 2013 con un governo politico e non tecnico
“L’augurio per il 2013? Qualunque esso sia, ma che il prossimo sia un governo politico e non tecnico”. Così il presidente della Regione, Augusto Rollandin (foto con il presidente del Consiglio Valle, Emily Rini) a conclusione della presentazione del consueto rapporto annuale di legislatura, la XIII, tenutasi questa sera nel rinnovato centro congressi del Casinò di Saint-Vincent. “Senza un interlocutore – ha spiegato Rollandin – è difficile amministrare; quando non si rispettano i patti si perde fiducia. Chiudiamo con amarezza il 2012. Troppe volte ci siamo trovati a fare sacrifici enormi, tagliando ovunque per mantenere i servizi alle persone. Speriamo così nella ripresa di un rapporto politico, che non sia, come avviene ora, fatto di tagli per dimostrare di essere virtuosi”.
Rollandin ha sottolineato come “l’11-11-2011 avevamo ottenuto un grande risultato: il riparto fiscale, ovvero la certezza delle entrate. Ebbene, nel 2012 c’è stato un ribaltamento del settore: non abbiamo più potuto contare su questa certezza. E questo è difficile da far capire, complica enormemente il lavoro dei funzionari e mette in difficoltà le nostre imprese. Ci lasciamo alle spalle un 2012 molto amaro, ma non abbiamo depositato le armi, anzi: le abbiamo affilate. Dico a tutti: lavoriamo con orgoglio per dare risposte credibili”.
La crisi e i tagli sono stati al centro delle presentazioni degli assessori regionali. Manuela Zublena (Ambiente) è tornata sull’esito del referendum e sulla gestione dei rifiuti e sull’azione volta alla pianificazione territoriale “una delle azioni più incisive, in quanto delinea gli orientamenti di uso del territorio”.
Giuseppe Isabellon ha smentito chi sostiene la non efficacia del Piano di sviluppo rurale che “invece, è uno dei principali strumenti a sostegno del nostro settore e che nel 2012 ha confermato un buon andamento finanziario: la capacità di spesa messa in atto dagli uffici ha consentito di collocare la Valle d’Aosta fra le regioni italiane più performanti”.
Ha puntato il dito contro il governo Monti anche l’assessore Ennio Pastoret (Attività produttive) che “con il Pattp di stabilità ha creato una situazione paradossale: abbiamo i soldi, ma i pagamenti sono bloccati”.
In un quadro assai difficile “abbiamo mantenuto le misure anticrisi e i servizi alle persone”, ha ricordato Leonardo La Torre (Bilancio).
L’azione dell’assessorato alle Opere pubbliche è stata incentrata “soprattutto alla salvaguardia del territorio, perché, lo ricordo, in rischio zero non esiste”, ha precisato Marco Viérin, il quale se l’è presa con “un regime troppo garantista”, causa a suo dire “dei cantieri fermi a causa di liti e fallimenti di imprese”.
Albert Lanièce (Sanità) ha elencato le tante novità del 2012, partendo dalla “semplificazione che va incontro alle esigenze del cittadino” fino alle opere concluse come “l’ampliamento delle microcomunità di Gaby, Brusson e Hone, l’inaugurazione del centro nefrologico e delle terme, entrambi a Saint-Vincent, la ristrutturazione del reparto di medicina nucleare, fino all’arrivo della Pect”. Per la primavera del 2013 Lanièce dà per certa “la cantierizzazione dell’ospedale regionale”.
Una ventata di ottimismo dall’assessore al Turismo e Trasporti, Aurelio Marguerettaz, il quale ha riferito che “mentre altre regioni hanno perso posizioni, noi negli anni siamo stabili, e questo significa che, nonostante la crisi, c’è gente che continua ad apprezzare la Valle d’Aosta. Abbiamo grandi professionalità straordinarie e bellezze naturali che in tanti ci invidiano”.
Sul fronte trasporti, l’assessore ha parlato delle “difficoltà per ferrovia e aeroporto”, parzialmente attenuate da “un trasporto su gomma soddisfacente e che tanti ci invidiano, perché Allo Nuit e Allo Bus sono servizi che rispondono alle esigenze anche di chi abita in zone di montagna”
(l.m.)