Aosta: «La Tares sarà un salasso per le famiglie»
«Sarà un salasso per le famiglie già provate dalla crisi; credo non siamo pronti ma abbiamo un obbligo da rispettare e lo faremo. Abbiamo cercato di tenere i livelli più bassi possibili; dalle prime simulazioni, i dati erano preoccupanti; alcuni ristoranti ad esempio avrebbero pagare tre volte tanto la Tarsu; questo regolamento riesce a calmierare gli aumenti anche se alcune tipologie ad esempio ortofrutta, pizze al taglio, bar e ristoranti subiranno variazioni davvero pesanti. Forse si poteva aspettare, ma non dipende da questa amministrazione, quanto all’obbligo di applicare questa tassa».
L’assessore ai Servizi Finanziari Mauro Baccega ha commentato così la lunga e articolata relazione con la quale la consigliera Zani ha illustrato numeri ed effetti della Tares, il nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi che obbligherà i comuni a coprire al 100% i costi e che provocherà una serie di consistenti aumenti per le famiglie considerato il fatto che dovranno essere coperti anche i costi indivisibili, ad esempio il costo dello spazzamento e lavaggio strade e aree pubblico, la pulizia griglie e pozzetti su aree pubbliche, la gestione delle toilettes pubbliche, lo svuotamento dei cestini.
Il costo complessivo sfiora i 6 milioni di euro. «L’amministrazione comunale del capoluogo punta su due linee di azione – ha detto la consigliera Zani – la riduzione della produzione complessiva dei rifiuti e un ulteriore potenziamento della raccolta differenziata.
Le nuove tariffe sono articolate in due tipologie – ha spiegato Zani – utenze domestiche e non domestiche; a loro volta, le utenze non domestiche di suddividono in categorie di attività con omogenea potenzialità della produzione di rifiuti».
La consigliera Uv ha portato alcuni esempi per meglio comprendere la portata del nuovo tributo: un alloggio di 60 mq con un solo occupante si pagherà 58 euro in più rispetto agli 88 euro del 2012; lo stesso alloggio ma con 4 occupanti, la maggiorazione sarà di 155 euro; un alloggio di 110 metri quadrati con 3 occupanti pagherà 72 euro in più. «I pochi casi nei quali si avrà una leggera diminuzione sono riconducibili esclusivamente agli alloggi molto grandi con uno o al massimo due occupanti» – ha precisato Lorella Zani.
Aumenti del tributo importanti anche per le utenze non domestiche: un ufficio da 50 metri quadrati pagherà 192 euro rispetto ai 110 dell’anno precedente; un ristorante che pagava 1.605 euro ora pagherà 3.155 euro. Con qualche eccezione, un negozio di alimentari di 200 mq che pagava 1.754 euro pagherà 1.448 euro di Tares.
(c.t.)