Scandalo bestiame contaminato e fontine adulterate: ennesimo rinvio
Scandalo bestiame contaminato e fontine adulterate: ennesimo rinvio per decidere se integrare ancora il collegio peritale e fissare un nuovo termine per depositare le centinaia di intercettazioni tradotte dal patois. Lo ha deciso stamane il gup del tribunale di Aosta Giuseppe Colazingari che ha fissato l’udienza per il prossimo 23 gennaio.
Lo scorso 12 dicembre, il giudice aveva accordato ulteriori 30 giorni di proroga per la consegna della traduzione e della trascrizione delle intercettazioni telefoniche in patois; i periti Jeannette Bondaz, che aveva ricevuto l’incarico un anno addietro – era il 12 gennaio 2012, e Josianne Bovard, che ha affiancato Bondaz lo scorso ottobre, avrebbero dovuto consegnare le trascrizioni entro fine anno.
Le accuse nei confronti degli imputati – allevatori, veterinari e produttori di formaggi operanti in Valle d’Aosta – vanno a vario titolo, dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Regione, al maltrattamento e uccisione di animali finanche all’abusivo esercizio di professione e alla frode in commercio.
L’attività investigativa di Nas, Carabinieri e Corpo forestale, coordinati dal pubblico ministero Pasquale Longarini, risale ai primi mesi del 2008: nell’ambito dell’inchiesta – nel novembre del 2009 – erano state arrestate tredici persone, tra le quali undici finirono ai domiciliari e due in carcere.
(re.newsvda.it)