Union valdôtaine: l’avversario da battere è l’Uvp
Non usa mezzi termini il presidente Augusto Rollandin, parlando dei fuorisciti dell’Union: «Sono personaggi in cerca d’autore che non riusciranno a convincere la gente perché non c’è sostanza e non c’è un programma. La scissione l’hanno fatta solo per interessi personali, per salvare le proprie candidature». Arringa così la platea di iscritti e simpatizzanti dell’Union valdôtaine di Aosta e Grand Combin arrivati in forza ieri sera nella biblioteca di viale Europa. Chiama a raccolta in vista dei due confronti elettorali. Non spende una parola per la coalizione di sinistra. S’intuisce che l’avversario da battere è l’Uvp alle politiche come alle regionali. In sala c’è chi, a mezza voce, mormora il nome di Luigi Bertschy come candidato alla Camera; c’è chi ipotizza Laurent Viérin. «I padri fondatori dell’Union valdôtaine si rivoltano nella tomba», conclude Rollandin, citando l’uso «strumentale per un bieco momento di gloria» che stanno facendo di Chanoux e Bréan.
Poco prima a chiedere «di dare il massimo in campagna elettorale» era stato il presidente del Mouvement Ego Perron: «Condanno con forza la nascita dell’Uvp, che era stata pianificata da tempo e programmata nei dettagli; ribelliamoci contro chi va nella direzione di fare un danno al nostro Movimento; dobbiamo riprendere il cammino all’insegna della compattezza». Salvatore Agostino liquida ‘il malessere’ di Laurent Viérin con «che incominciasse a lavorare». Aurelio Marguerettaz inveisce: «Troppo facile scendere dal treno in corsa; è assai più difficile rimanere e amministrare; condanno l’attacco che stanno portando non tanto a noi amministratori unionisti ma alla Valle d’Aosta intera». Uno per tutti il dottor Pier Luigi Nebiolo che salito sul palco ha aperto la campagna elettorale: «Da domani a ogni persona che incontrerò spiegherò come stanno le cose. La nostra è la vera Union valdôtaine».
(danila chenal)