Uvp, per Roma un programma in dieci punti
«Sarà una competizione difficile di fronte a coalizioni già collaudate ma abbiamo ritenuto importante far conoscere il nostro progetto polifico fin da subilto alla comunità valdostana. Non abbiamo il timore di perdere ma neppure quello di vincere». Ha esordito così il presidente dell’Union valdôtaine progressiste Caludio Bédy nel presentare Laurent Viérin candidato alla Camera per le politiche di febbraio. Del candidato Brédy dice: «Abbiamo puntato su un rapprersentante di comprovata cultura autonomista e federalista». «Correre soli con il nostro simbolo e con le nostre idee contraddistingue una scelta coraggiosa; è una tappa che non poteva vederci assenti; la nostra è una battaglia di principio per portare a Roma la nostra idea di autonomia che è portatrici di un modello federalista che vogliamo rilanciare». Ad illustrare Il programma in dieci punti – «che sono l’antipasto di quanto arriverà nelle case dei valdostani i primi giorni di febbraio», ha sottolineato Luciano Caveri – Laurent Viérin: passa per l’autonomia, i giovani «attraverso i quali passa il rinnovamento», la cultura «che è l’anima di un popolo», la sostenibilità «evitando crude liberalizzazioni», il welfare «lo stato sociale non si tocca», il diritto a un proprio parlamentare europeo «principio cardine», il riconoscimento della nacro-regione alpina. Qualora dovesse vincere in Paralmento l’Uvp aderirà al gruppo misto «con gli amici delle minoranze linguistiche», ha puntualizzato Viérin. I tre hanno annunciato che «non sarà una campagna elettorale di polemiche ma di proposte» e che «non risponderanno agli attacchi personali».
(danila chenal)