La Procura apre un’inchiesta sulla morte di Cristina Marini
Sarà affidato oggi, lunedì 18 febbraio, l’incarico per l’espletamento dell’autopsia sul corpo di Cristina Marini, 46 anni di Aosta, morta ieri mattina a causa molto probabilmente di un’emorragia toracica massiva. E’ quanto si è potuto apprendere questa mattina in Procura, dove è stata aperta un’inchiesta sull’accaduto.
Straziante, nel frattempo, il racconto del marito della donna, Giorgio Ferrari: «L’ho lasciata in reparto che stava bene, attorno alle 21.30 di sabato, aveva soltanto tre costole rotte. Mi hanno chiamato l’indomani sul cellulare, erano circa le 6, comunicandomi che era morta». Cristina Marini è deceduta pochi minuti prima delle 6 di ieri mattina, domenica 17 febbraio, all’ospedale Umberto Parini di Aosta. Emorragia toracica massiva: è molto probabilmente questa – in attesa della conferma che potrà arrivare soltanto dall’esame autoptico che potrebbe essere espletato già nella giornata odierna – la causa della morte della donna, che avrebbe compiuto 47 anni a maggio, giunta al Pronto soccorso nella tarda mattinata di sabato dopo essere andata a sbattere con gli sci contro le protezioni di un cannone sparaneve nella parte terminale della pista dell’Aretù, sul versante Chécrouit di Courmayeur.
Lo straziante racconto del marito, le testimonianze della società Courmayeur Mont Blanc Funivie e le dichiarazioni della direzione sanitaria ospedaliera nel numero di Gazzetta Matin in edicola lunedì 18 febbraio 2013.
(patrick barmasse)