Rifiuti: raccolta dell’umido nodo cruciale per una reale svolta
Inizia a scendere nei dettagli pratici (costi, risultati, modalità, personale) la commissione speciale per la gestione dei rifiuti che si è riunita questo pomeriggio per ascoltare la testimonianza dell’agronomo Renzo Favoino, docente alla scuola di agraria del Parco di Monza.
«Favoino ha sottolineato che in generale il quadro di tendenza dimostra che fare la raccolta differenziata significa risparmiare comunque e quindi conviene. Dai dati in possesso il costo euro-abitante annuo diminuisce dove è maggiore la raccolta differenziata» riferisce il presidente della commissione, Alberto Bertin.
L’agronomo ha insistito sul fatto che la raccolta domiciliarizzata è la soluzione preferibile per raggiungere in poco tempo una qualità e una quantità di differenziata, anche se va pensata una gestione ad hoc per i piccoli centri abitati. Ha inoltre sottolineato come non si possa più prescindere dalla raccolta della parte organica del rifiuto, cosa che solo la Valle d’Aosta, a livello nazionale, non fa ancora. «In questo senso, Favoino ha evidenziato che un eventuale centro di compostaggio potrebbe essere modulato in funzione delle diversa necessità, prevedendo piccoli o grandi impianti – prosegue Bertin -. Infine ha illustrato una modalità di chiusura del ciclo, prendendo in considerazione impianti meccanici e biologici orientati al recupero di materia con dei costi di investimento e gestione decisamente inferiori a quelli previsti per un impianto di trattamento termico».
Il consigliere Diego Empereur ha voluto ricordare il programma di gestione triennale di riduzione e prevenzione dei rifiuti «le cui iniziative sono in linea con quelle descritte nel corso dell’audizione e con gli orientamenti dettati dallUnione europea.»
«Per quanto riguarda, in particolare, la produzione e lutilizzo del compost in Valle d’Aosta, abbiamo proposto una serie di audizioni dei soggetti direttamente coinvolti sul tema del compostaggio: Institut agricole, Arpa e Assessorato al territorio e ambiente per fare il punto della situazione sul programma sperimentale già in corso, anche alla luce della deliberazione della Giunta del luglio del 2011, nonché dei vari rappresentanti del modo agricolo valdostano» dice ancora Empereur.
Un’audizione più che soddisfacente, quella di questo pomeriggio secondo Fabrizio Roscio, presidente di Valle Virtuosa. «Favoino ci ha portato la sua esperienza a tutto campo, parlando della sostenibilità economica della differenziata, dell’indispensabilità di attivare una seria raccolta dell’organico. – dice Roscio -. Ci ha anche fatto notare che il nostro è un sistema ma soprattutto si è soffermato sul clou, sull’obiettivo che abbiamo, cioè la parte finale del ciclo dei rifiuti, parlando della fabbrica dei materiali. Proprio di questa iniziativa verrà a parlarci nelle prossime audizioni Mirko Tutino, assessore di Reggio Emilia, comune che sta praticando questo tipo di attività. Verranno anche gli amministratori della Val di Fiemme, realtà più simile alla nostra per spiegarci come loro hanno affrontato determinate problematiche. Indicazioni ne abbiamo avute tante e ne avremo ancora di più ascoltando gli amministratori, a questo punto tutto dipende dal coraggio e dall’onestà intellettuale dei consiglieri quando dovranno scrivere la relazione conclusiva. Se qualcuno ce l’ha fatta per una volta possiamo anche provare a copiare un modello vincente».
(erika david)