Stella Alpina: Salzone chiede di accantonare progetti faraonici
POLITICA & ECONOMIA
di news il
03/04/2013

Stella Alpina: Salzone chiede di accantonare progetti faraonici

«L’aumento della povertà ci deve fare riflettere – ha sottolineato il capogruppo di Stella Alpina Francesco Salzone, intervenendo nel dibattito generale sul rendiconto – ed è un problema che deve accomunare tutti. Noi come Stella Alpina faremo la nostra parte; dobbiamo forse accantonare i progetti faraonici che potevamo avere a inizio legislatura che non possiamo più permetterci; dobbiamo trovare una sintesi per convergere su soluzioni che permettano di fare aggiustamenti». Sull’egocentrismo di Rollandin dice: «abbiamo avuto qualche mugugno ma con il presidente abbiamo sempre avuto un dialogo chiaro» e ricorda che «nel 2008 per l’Union è stato un plebiscito e i numeri sono la forza della democrazia. Non so chi dovrà governare ma l’approccio tra minoranza e maggioranza dovrà cambiare. Se la crisi morderà ancora forse saremo obbligati a sederci allo stesso tavolo per ripensare il sistema Valle d’Aosta».
Poco prima il capogruppo dell’Union valdôtaine progressiste aveva stigmatizzato il centralismo statale e regionale. «Mi preoccupa la logica crescente che ha portato il presidente a essere protagonista solitario. Sono stati anni difficili e altri ne verranno, è uno scenario che richiede un cambio profondo di metodi e contenti; occorre trovare un modello efficace che porti a un riorientamento delle politiche e dei bisogni», ha detto in aula.
Piero Prola, vice capogruppo dell’Union valdôtaine ha parlato di «situazione complessa e di crisi che paralizzano le attività amministrative e politiche. La Valle d’Aosta patisce questa crisi che cerchiamo di ammortizzare ma non possiamo risolvere. La crisi in industriale in bassa Valle e la disoccupazione sono sintomi di grave disagio».
Interviene sul documento contabile Massimo Lattanzi che ha ricordato l’importanza di «creare Pil e abbiamo ancora le risorse per vincere questa sfida che si può perseguire attraverso il confronto istituzionale – salvaguardia dell’autonomia finanziaria –, le riforme – la macchina burocratica in prima battuta -, i finanziamenti alle piccole e medie imprese e il cambiamento di mentalità: basta garantismi». Analizza i costi dell’Usl Patrizia Morelli per «la politica dei favori non sarà più ammessa».
Morelli chiede un nucleo esterno di valutazione delle attività dell’Azienda sanitaria. Si rammarica poi che la Commissione costituita «per la costruzione della spesa sanitaria regionale- che assorbe 1/5 del bilancio -, verificando che questa sia congrua e giustificata, non abbia potuto ultimare il suo lavoro». L’intervento di Gianni Rigo (Pd) si è concentrato sulla capacità degli assessori di utilizzare al meglio le risorse di cui dispongono. Cita i fondi statali e europei inutilizzati.
(da.ch.)

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