Un sistema che ha divorato tutto
La rielezione storica come presidente della Repubblica di Giorgio Napolitano denota una cosa molto chiara: che a scegliere il Capo dello Stato devono essere i cittadini e che, quindi, bisogna cambiare la legge. Detto questo, ben venga la sua rielezione, anche perché altrimenti non vedo come si sarebbe potuto arrivare a un accordo tra i partiti i quali, continuano a litigare tra loro e al loro interno. Beppe Grillo ha detto una cosa vera (tralasciando, invece, altre boutade): ai partiti non crede più nessuno. Gli italiani hanno superato anche quella fase dell’insofferenza nei confronti del teatrino della politica, perché sono andati oltre: anche se qualche partito o movimento dice e fa qualcosa di giusto, trasparente e condivisibile, sono davvero in pochi a fidarsi. Troppe le bugie, le ruberie, l’arroganza, l’ingordigia e l’egoismo dimostrati in questi anni dalla politica, tanto che anche quella “buona” viene offuscata da un sistema che ha divorato tutto, al quale si sono allineati vecchi e giovani.
Se ne stanno accorgendo i politici valdostani, i quali forse per la prima volta in una campagna elettorale si trovano a dover misurare parole e promesse. Già, le promesse: di questi tempi è bene tenere la lingua a freno, perché al cittadino valdostano, oggi come non mai, non la si racconta più.