Il senatore Lanièce ha incontrato il premier Letta e l’esecutivo
La cabina di regia, alla quale ha partecipato il senatore valdostano Albert Lanièce, ha definito le priorità per i primi 100 giorni Governo. Commenta così Lanièce: «Questa prima cabina di regia tra il Governo ed i capigruppo di maggioranza è stata molto utile in quanto è servita a fare il punto sulle più immediate scadenze che ha di fronte il nuovo Governo. Abbiamo tracciato una sorta di road map dellazione di governo per i primi 100 giorni».
Lanièce ha partecipato al primo vertice di maggioranza in qualità di vicepresidente del gruppo parlamentare Per le Autonomie al Senato. «Tutti, sia i rappresentanti di Governo che i rappresentanti del Parlamento – puntualizza Lanièce -, hanno sottolineato limportanza di trovare un metodo condiviso e delle convergenze preventive per evitare contrapposizioni dettate da logiche di partito». «È noto a tutti che questo governo è sostenuto da forze politiche che hanno di per sé visioni diametralmente opposte su molte cose. Tuttavia, il Paese ha bisogno subito di risposte e la politica si è assunta la responsabilità di uscire fuori da questo stallo», analizza il senatore.
«Le priorità individuate e proposte dal premier Letta riassume Lanièce – sono – sia luscita, il prima possibile, per lItalia dalla procedura di infrazione, sia trovare a livello comunitario delle soluzioni per risolvere il grave problema della disoccupazione, soprattutto giovanile in tutti gli stati membri. Inoltre, risolvere il problema della casa, sia tramite una revisione della tassazione sulla prima casa, che tramite il rilancio di un settore fortemente penalizzato dalla crisi come quello edilizia, anche tramite il rilancio delle ristrutturazioni energetiche. Infine, dare perlomeno il la alle modifiche della Costituzione ossia per usare le parole del presidente Letta far arrivare la riforma nei primi cento giorni ad punto di non ritorno avviando anche liter parlamentare della tanto attesa e richiesta riforma elettorale». Il senatore ha poi chiesto al premier Letta «un incontro in tempi brevi per discutere sulle questioni nevralgiche che stanno particolarmente a cuore a noi rappresentanti delle autonomie speciali, e per sottoporre al Governo tutti gli aspetti operativi dei nostri programmi».