Sanità penitenziaria: «a livello ministeriale ancora nulla si è mosso»
«Non si è inceppata la burocrazia Regione-Stato, si è invece in attesa di un adempimento previsto dalla legge statale, posto in carico allo Stato, che attui finalmente il trasferimento delle competenze». Così recita una nota della Presidenza della Regione, replicando al Coordinamento sindacale penitenziario (Cosp) in merito alla regionalizzazione dell’assistenza sanitaria all’interno della casa circondariale di Brissogne.
La Regione – prosegue la nota – «è impegnata da tempo su due fronti: garantire un’adeguata e dignitosa assistenza sanitaria ai detenuti, indipendentemente da impasse formali e burocratiche, in stretto rapporto con la direzione della casa circondariale, e ottenere il trasferimento delle competenze in materia di sanità penitenziaria».
Al momento attuale «il ‘vuoto’ sta nella mancanza del DPCM previsto dall’art. 5 del d.lgs. 192/2010, da emanarsi di concerto con il Ministero della Giustizia e il Ministero della Salute, d’intesa con la Regione», precisa ancora la nota. «La Regione ha ripetutamente sollecitato il documento, in ultimo ancora con lettera del 17 aprile 2013. A livello ministeriale al momento ancora nulla si è mosso».
(pa.ba.)