Regionali: Uvp, Favre: «E’ la battaglia della vita, per la giustizia sociale»
«Siamo in lotta per costruire un progetto nuovo, per ristabilire letica nella politica valdostana». E il messaggio che lancia dal palco dellHostellerie du Cheval Blanc, davanti a 500 persone, il segretario dellUnion valdôtaine progressiste Alessia Favre nel comizio di chiusura del leone dorato. «Il cambiamento si fa non restando a casa ma scegliendo lunica risposta possibile e concreta per ristabilire la giustizia sociale», sottolinea. Il voto del 26 maggio il segretario dellUvp lo definisce «la battaglia della vita per dire no alle grandi opere, no al cemento di affari sporchi, no a chi non rispetta la volontà popolare, no ai grandi supermercati, no alle lobby, no a chi taglia i fondi alla cultura che è lanima di un popolo, no al potere per il potere».
Mai citato il grande avversario, il presidente Augusto Rollandin,è il filo conduttore della serata. «Noi dobbiamo essere persone libere; basta la servitude volontaire; basta vivere nel culto della personalità; spezziamo le catene», tuona Luciano Caveri. Dei 10/10 del riparto fiscale vittoria citata dal governatore Rollandin – dice: «E una bufala perché sono stati bloccati dal patto di stabilità». Paola Corti, animatrice della serata, canta una storia di marionette di Edith Piaff dal finale evocativo «le jour viendra où se cassera» e commenta: «non più marionette in preda alle scelte altrui». Insiste Favre sulla trasparenza, sulla coerenza, sullonestà e sulla lealtà «valori senza i quali la politica non può vivere così come luomo non può vivere senza dignità».
Scandisce Corti, nellintrodurre il testimonial Arianna Follis: «Più meritocrazia, più valore alle persone, servire la gente e non servirsi di loro. Ci stiamo mettendo le facce, i cuori, le pance perché crediamo che i sogni possano diventare realtà. Il futuro comincia adesso».
(danila chenal)