Enti locali, al via progetto per un ufficio di tutela legale unico
Chiude con un avanzo di amministrazione di 721.379 euro il conto consuntivo del Cpel-Celva. La somma sarà impegnata per la prosecuzione dei progetti legali allo sportello unico e ai piani di zona. Lo ha comunicato all’assemblea dei sindaci il presidente degli Enti locali Bruno Giordano nell’odierna seduta pomeridiana.
Partirà il 15 luglio l’indagine conoscitiva finalizzata alla messa a punto del bando di gara per creazione dell’Ufficio unico di tutela legale che dovrebbe vedere la luce il primo gennaio 2014. Ne ha dato conto ai sindaci Giordano. «Vogliamo capire – ha puntualizzato Giordano – l’entità delle spese legali di ogni Comune per poi dare il via al bando di gara per la gestione dell’Ufficio».
Il presidente ha poi invitato le amministrazioni comunali a sottoscrive la quota di 500 euro di adesione all’Inva per accelerare la costituzione della centrale unica di committenza. «E’ un investimento minimale – ha spiegato – che permette di rispondere a cinque prescrizioni di legge in materia di acquisti di servizi telefonici, di nuove tecnologie e di allestimento di un sito comune sulla trasparenza e l’anti-corruzione».
Intanto si allenta il patto di stabilità per i Comuni al di sopra dei mille abitanti che potranno defalcare le spese socio-assistenziali dalla parte corrente della spesa. Lo ha disposto la Regione e ne ha preso atto l’assemblea degli Enti locali (contrario il sindaco di Ayas Giorgio Munari). Nel comunicarlo il Giordano ha sottolineato che «sarà l’amministrazione regionale a determinare con lo Stato gli equilibri dettati dal patto di stabilità». Intanto i Comuni hanno presentato i prospetti delle spese socio-assistenziali in basi ai quali saranno calcolate le percentuali scorporabili dal patto di stabilità. Parere favorevole dell’assemblea dei sindaci alle normative regionali in materia di costruzione di rifugi cani e sulla prevenzione del randagismo.
(Foto: Bruno Giordano, al centro, presidente del Cpel-Celva)
(danila chenal)