Processo per la morte di Rudy Rivelli: Zardo e Borney saranno ascoltati l’8 novembre
CRONACA
di news il
02/07/2013

Processo per la morte di Rudy Rivelli: Zardo e Borney saranno ascoltati l’8 novembre

Saranno ascoltati nell’udienza dell’8 novembre i comandanti delle stazioni del corpo forestale valdostano di Pré-St-Didier e Villeneuve, imputati per omicidio colposo in concorso in relazione alla morte dell’agente forestale Rudy Giuliano Rivelli (foto), deceduto a 42 anni il 15 febbraio 2011 nel vallone di Chavanne, nei pressi del colle del Piccolo San Bernardo, mentre stava osservando il nido di un Gipeto. A deciderlo è stato il giudice monocratico Marco Tornatore, che ha rinviato l’udienza al prossimo autunno.
Per l’ispettore Maurizio Zardo, 51 anni (difeso dall’avvocato Corrado Bellora), e per l’ispettore superiore Valter Borney, 55 anni (difeso dall’avvocato Nilo Rebecchi), la procura di Aosta aveva inizialmente chiesto l’archiviazione, ma il procedimento è stato riaperto su istanza della famiglia Rivelli che, nel frattempo, è stata risarcita e ha deciso di non costituirsi parte civile.
L’incidente si verificò a circa 2.100 metri di quota. Secondo la relazione della Guardia di Finanza di Entrèves, la vittima (assegnata alla stagione di Pré-St-Didier, ma distaccata a quella di Villeneuve) era giunta sul posto con gli sci da scialpinismo, dopo qualche ora di appostamento in basso, aveva deciso di risalire a piedi il versante opposto al nido per una migliore osservazione, ma durante il rientro a valle era scivoltato, cadendo per alcune centinaia di metri in mezzo a neve e rocce.
L’accusa, rappresentata dal pm Pasquale Longarini, si basa sull’ipotesi (emersa a seguito della consulenza tecnica svolta dal professor Francesco Viglino) che Rivelli non sarebbe morto sul colpo e che avrebbe quindi potuto essere salvato se con lui ci fosse stato un altro agente. Le difese controbattono che l’agente, esperto e qualificato per quel compito, si era recato in una zona coperta dalla rete cellulare, ma che non aveva potuto chiamare soccorsi in quanto deceduto subito dopo l’incidente (tesi suffragata dalla consulenza tecnica di parte effettuata dal medico legale Maurizio Castelli).
(d.p.)

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