XIV legislatura: rinviata a lunedì 8 l’elezione di presidente della Giunta ed esecutivo
Slitta a lunedì 8 l’elezione del presidente della Giunta e dell’esecutivo. E’ in calendario alle 9 la seconda seduta straordinaria, con tanto di notturna.
Lopposizione Alpe, M5S, Pd-Sinistra VdA e Union valdôtaine progressiste fa sfoggio di arte oratoria che ha tutto il sapore di una strategia dilatoria: intervengono in 14 nel dibattito sullelezione del presidente: si fanno le 20 e gli interventi non sono conclusi. La seduta termina alle 21, dopo una sospensione richiesta dal capogruppo dell’Uvp Luigi Bertschy, nella quale è presa la decisione del rinvio. Si riprenderà lunedì a dibattito generale non ancora concluso.
Nel pomeriggio primo a intervenire la voce tremante per lemozione nel dibattito generale sullelezione del presidente della Regione Augusto Rollandin è Nello Fabbri dellUvp che chiede «un attento monitoraggio degli sprechi nella sanità, unintegrazione dei due poli sanitari, favorire la professionalità senza ingerenze, una sanità diffusa sul territorio e sburocratizzata, sostegno allinfanzia e allinfanzia; mi sarei aspettata un governo di larghe intese. Come si può proporre un governo credibile con una maggioranza così risicata? Non è possibile lavorare per il bene della comunità valdostana se non si coinvolge la minoranza», ha sottolineato la consigliera del Pd-Sinistra VdA Carmela Fontana che ha individuato nella lotta alla disoccupazione, giovanile soprattutto.
Albert Chatrian di Alpe incentra lintervento sullinefficienza e arroganza del governo uscente. «Noi vorremmo una maggioranza che governa ma che si confronta con la minoranza», ha ribadito il consigliere che rilancia sullutilizzo delle partecipate che «come Cva e Finaosta possono essere un motore dello sviluppo. Su questi temi non molleremo». Altro tema caro a Chatrian lagricoltura per la quale promette «iniziative in aula per ridare fiato, ossigeno a un comparto mortificato nellultimo quinquennio». Alessandro Nogara dell’Uvp ha stigmatizzato il comportamento del governo nella vicenda dei forestali.
Auspica una collaborazione reciproca il capogruppo di Stella Alpina Stefano Borrello che dice sì al dibattito acceso ma no alle contrapposizioni di principio. «Dobbiamo essere consapevoli che è finito il tempo delle risorse infinita e lavorare a una politica di programmazione; dobbiamo far sì che i cittadini non continuino ad allontanarsi».
Il consigliere di Alpe Fabrizio Roscio confessa di non essere ancora avvezzo alle modalità della politica. «Oggi devo dire che è mancato il confronto. Vorrei si trovassero punti di incontro su alcuni temi. Lo spero perché altrimenti diventano monologhi», ha puntualizzato Roscio che, citando il capitolo del programma dedicato allambiente, alla gestione dei rifiuti e del territorio, ha concesso: «A una prima lettura è condivisibile mi chiedo se le intenzioni seguiranno i fatti». Il programma cita leducazione ambientale, di differenziata, , di qualità di aria, acqua e suolo, di massima attenzione allutilizzo delle risorse idriche. Si è detta rincuorata dal fatto che sono sparite dal programma le grandi opere Chantal Certan (Alpe) che ha chiesto una maggiore sensibilità verso la scuola e gli insegnanti.
Insiste sulla legalità e sulla moralità Jean Pierre Guichardaz (Pd-Sinistra VdA) che ha tuonato: «Non credo i valdostani meritino di essere governati da chi ha avuto a che fare con la magistratura». Duro sulla sanità: «Nel programma non cè una parola sul futuro del sistema sanitario, nulla sulla riorganizzazione dei primariati, nulla sul precariato, cè un accenno minimale alla prevenzione e alla salute sui luoghi di lavoro».
Per il capogruppo di Alpe Patrizia Morelli laeroporto Corrado Gex «va restituito agli sport dellaria e i soldi per la riqualificazione investiti per la creazione di micro cantieri». Spara a zero sulle politiche per il turismo «rimaste all’era glaciale». L’intervento di Elso Gerandin (Uvp) è in difesa del sistema degli enti locali e ribadisce che «la spending review non si applica ai comuni valdostani. Noi la gestione associata la facciamo da 15 anni; noi abbiamo bisogno di un modello diverso».
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Stefano Ferrero parla dell «inopportunità politica e istituzionale della candidatura, una casa si costruisce su fondamenta solide e questa ci pare una ristrutturazione su sabbie mobili». Poi Ferrero snocciola le vicissitudini giudiziarie di Augusto Rollandin e di alcuni funzionari dellequipe di governo. Chiede: «E questo un vero programma o una fiaba registrata per 35 alunni distratti». Evoca Ferrero le risorse idriche sfruttate da pochi, le leggi che mortificano la piccola distribuzione, gli sprechi per laeroporto, limmobilismo per la ferrovia, la progressiva degradazione dellapparato amministrativo regionale.
«Dalle Alpi alle Piramidi», taccia così il programma di legislatura della maggioranza il capogruppo del Pd-Sinistra VdA Raimondo Donzel e denuncia «mancanza di concretezza; nessun riferimento concreto ma impegni generici e vaghi.
Respinto al mittente lordine del giorno della minoranza che chiede di anticipare la discussione sulla nomina del presidente della Regione per un «problema di legalità che è emerso in questo periodo», spiega il consigliere di Alpe Alberto Bertin e chiede, a nome di tutta la minoranza, di non presentare la candidatura di Augusto Rolladin. Si procede con lordine del giorno. «Vediamo tutti i giorni gli effetti negativi della crisi ha esordito il presidente in pectore Rollandin nel suo intervento di presentazione del programma della XIV legislatura e li vedremo ancora. La Valle dAosta ha tenuto la barra dritta e i valdostani hanno saputo fare fronte alle difficoltà. Governare quando le risorse diminuiscono a vista docchio non è stato facile: abbiamo garantito i servizi. Sobrietà e austerità sono stati i due ingredienti ai quali lesecutivo si è attenuto. Se la Valle dAosta non sarà coesa il rischio è che il nostro Statuto speciale venga cancellato». Tra gli obiettivi Rollandin ha posto laccento sulla necessità di «rinsaldare le radici e la nostra autonomia per meglio assicurare benessere e sviluppo alla Valle dAosta». Ha poi snocciolato i punti: valorizzare le particolarità linguistiche e culturali, investire sugli Enti locali, garantire la vivibilità nelle valli laterali in unottica di sostenibilità, far riconoscere le peculiarità della montagna, controbilanciare gli effetti negativi della crisi aiutando le famiglie e le imprese, porre le basi per lo sviluppo futuro, perseguire il federalismo, sostenere lagricoltura, proteggere il territorio, valorizzare i prodotti e prestare attenzione allambiente.
(danila chenal)