Lavoro: «più sicurezza per i lavoratori e sostegno alle famiglie colpite dalle morti bianche»
«E’ doveroso ricordare tutti gli italiani che sono rimasti vittime di incidenti sul lavoro all’estero, ma in particolare credo sia giusto rivolgere un pensiero speciale e affettuoso ai tanti valdostani emigrati, per cercare quel benessere e quel futuro che non riuscivano a trovare nella nostra regione, ma anche all’estero hanno invece perso la vita lavorando. A loro, il cordoglio e il ricordo di tutta la comunità valdostana».
Il presidente della Regione Augusto Rollandin interviene in occasione della Giornata del sacrificio del lavoro nel mondo che si celebra oggi, giovedì 8 agosto e che è stata istituita in memoria della tragedia di Marcinelle quando – era l’8 agosto 1956 – 262 uomini persero la vita nella miniera di carbone Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio; 136 erano italiani, 95 erano belgi. Fu la terza tragedia per numero di vittime nella storia dei minatori italiani emigrati, dopo Monongah (Stati Uniti, 171 vittime italiane, minatori abruzzesi, calabresi e molisani) e Dawson (Messico, 146 minatori italiani morti su 263).
«L’auspicio – ha spiegato il presidente della Regione – è che vengano sempre più intensificate le misure di sicurezza, così come le azioni destinate alla tutela dei lavoratori e al sostegno delle famiglie colpite da morti bianche».
Nella foto, la pagina del Corriere della Sera all’indomani della tragedia. Solo 3 dei 139 minatori italiani si salvarono.
(c.t.)