La Regione smorza i toni sul ‘caso Andrea Ferrari’: «Provvedimento obbligato visto che non si è ancora approdati ad alcun grado di giudizio e da contratto tutti i dirigenti a tempo indeterminato hanno diritto a un incarico»
«Andrea Ferrari non è stato nominato, dal 15 giugno 2007 è stato inquadrato, in qualità di vincitore di pubblico concorso, nella qualifica unica dirigenziale dell’amministrazione regionale».
E ancora: «Ai sensi dell’art. 17 del contratto collettivo regionale di lavoro del 5 ottobre 2011, tutti i dirigenti, assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, hanno diritto a un incarico».
Questa la replica dell’amministrazione regionale – affidata a una nota – in merito al conferimento dell’incarico di dirigente della Struttura studio, ricerca e collaborazione del Dipartimento enti locali, servizi di prefettura e protezione civile all’ex direttore della casa di riposo ‘J.B. Féstaz’ di Aosta, Andrea Ferrari (FOTO), che rassegnò le dimissioni dall’incarico a decorrere dal 24 maggio 2013 a seguito della denuncia a piede libero comminatagli dalla Digos della Questura di Aosta per peculato e simulazione di reato.
Nella seduta del 23 agosto scorso – con delibera numero 1401 – a Ferrari è stato conferito dalla Giunta regionale l’incarico di dirigente della Struttura studio, ricerca e collaborazione del Dipartimento enti locali, servizi di prefettura e protezione civile per un periodo di tre anni a decorrere dal 1° settembre 2013 («come previsto dal contratto collettivo regionale di lavoro visto che non si è ancora approdati ad alcun grado di giudizio», spiegano ancora dall’amministrazione regionale).
Nel maggio scorso, durante unattività investigativa a cui erano seguite indagini delegate alla Digos dalla Procura della Repubblica di Aosta, emerse che Andrea Ferrari – in diverse occasioni – avrebbe asportato arredi e complementi presenti nella struttura ‘J.B. Féstaz’ di Aosta, alcuni dei quali di pregio, servendosi in talune occasioni del furgone in uso all’azienda.
Verso fine aprile lo stesso Ferrari denunciò il furto a opera di ignoti degli stessi beni di cui si sarebbe impossessato, motivo per cui fu denunciato – oltre che per peculato – anche per simulazione di reato.
Venerdì il conferimento dell’incarico dirigenziale, per via – si legge nella delibera 1401 votata all’unanimità in Giunta (assenti giustificati alla seduta gli assessori Luca Bianchi e Marco Viérin) – «dell’esperienza maturata, possiede (Andrea Ferrari, ndr) le competenze specifiche nel settore dei sistemi istituzionali regionali e in ambito giuridico-economico atte all’incarico per il quale è proposto, tenuto conto anche della valutazione dei risultati conseguiti».
(patrick barmasse)