Morte Cristina Marini: «decesso inevitabile»
«Decesso inevitabile», ovvero anche con una corretta diagnosi di rottura dell’aorta, non si sarebbe potuto evitare il decesso della paziente.
E’ questa la conclusione a cui è giunto il medico legale Federico Quaranta nell’ambito della perizia, svolta su incarico della Procura della Repubblica di Aosta (pm Pasquale Longarini), per accertare eventuali «responsabilità mediche» relativamente alla morte di Cristina Marini (FOTO), l’aostana di 46 anni deceduta nel reparto di Chirurgia toracica per un emotorace massivo il 17 febbraio scorso, a circa 20 ore dal suo ricovero all’ospedale Umberto Parini di Aosta, ricovero che si era reso necessario a seguito di una sua caduta contro un cannone sparaneve sulla pista dell’Aretù, a Courmayeur.
In merito all’ipotesi di omicidio colposo, nei giorni immediatamente successivi al decesso della donna erano stati iscritti nel registro degli indagati i nomi di due medici dell’ospedale Parini di Aosta: Giovanni Donati, 40 anni, ed Elisabetta Debarberis-Mainini, 44 anni.
La Procura della Repubblica di Aosta, acquisita la perizia del medico legale, potrebbe ora disporre ulteriori indagini o chiedere l’archiviazione del fascicolo al gip.
(pa.ba.)