Casinò: i dipendenti contro i tagli, dichiarato lo stato di agitazione
E’ stato di agitazione al Casinò: lo hanno dichiarato le quattro sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl al termine dell’assemblea di ieri sera di oltre 250 lavoratori. Rifiutato l’accordo-quadro che, oltre alla fuoriuscita di 145 dipendenti, per il prossimo triennio prevede internalizzazioni, depontenziamento dei contratti e tagli agli stipendi. «Non accettiamo in bianco né licenziamenti né stravolgimenti dei contratti», ha tuonato il segretario della Cgil Domenico Falcomatà. Le organizzazioni sindacali hanno deciso di procedere nella trattativa ma «su una proposta alterativa elaborata con i lavoratori», ha sottolineato Riccardo Monzeglio segretario della Cisl. Lo stato di agitazione prelude a iniziative concrete come lo stop degli straordinari o lo sciopero vero e proprio. Differenti invece le posizioni di Snalc e Savt-Fp, che nella mattinata di ieri hanno avuto dai loro iscritti il mandato a proseguire nelle trattative. Stato di agitazione anche al Billia. Approfondimenti su Gazzetta Matin in edicola lunedì 7.
(danila chenal)