Consiglio Valle: respinta la mozione sulla raccolta differenziata dell’umido
Non ci stanno le quattro minoranze consiliari a ritirare la mozione sulla raccolta differenziata dellumido e si va al voto nominale tutti i consiglieri chiamati a esprimere a voce il voto – liniziativa è respinta con 18 astensioni’. A ognuno le sue responsabilità, motiva la richiesta di votazione a chiamata, la minoranza.
Nel respingere linvito dellassessore allAmbiente Luca Bianchi, Fabrizio Roscio (Alpe) aveva motivato: «Anziché avere notizie su un indirizzo per la Valle dAosta ho sentito cose dette e ridette. Il compostaggio, sul quale volete puntare, non è una soluzione risolutiva e se proseguiamo con la raccolta stradale come facciamo a far pagare il giusto ai cittadini?». «Volevamo degli atti deliberativi che si muovessero nella direzione suggerita dall’esito referendario», ha rincarato Raimondo Donzel (Pd).
Nel suo intervento Bianchi aveva spiegato: «Non posso votare una mozione che impegna lamministrazione regionale a raccogliere lumido su tutto il territorio. Ad Aosta stiamo già andando in questa direzione. Non ho nulla contro il compostaggio ma lattivazione di una specifica raccolta differenziata dellumido deve essere ricondotta in un più ampio contesto di gestione dei rifiuti senza tralasciare laspetto dei costi e delle ricadute per le tasche dei cittadini. Inoltre lamministrazione regionale sta lavorando per ridisegnare tutto il quadro della materia per effetto dellesito del referendum popolare».
Roscio (Alpe) nel presentare liniziativa per la raccolta differenziata della frazione organica aveva chiesto «collaborazione al di là degli schieramenti, di incominciare a sancire dei principi e a indicare la direzione nella quale dobbiamo andare; troviamo una strada condivisibile perché il rispetto delle norme sulla gestione dei rifiuti è fondamentale. Non applicarle porterebbe a gravi conseguenze per la nostra regione ; agiamo prima che lEuropa ci multi». «La Valle dAosta è lunica regione a non differenziare lumido: questa è di per sé unanomalia», aveva aggiunto il consigliere Alberto Bertin.
(da.ch.)
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