Confindustria: «indeboliti i timidi segnali di ripresa, le imprese valdostane hanno bisogno di politiche concrete e strutturate»
«I risultati dell’indagine del IV trimestre dell’anno non permettono di nutrire eccessive speranze sui tempi di avvio rapido della ripresa. Questo clima di incertezza e il permanere di condizioni difficili sul fronte della liquità e del credito contribuiscono a indebolire i timidi segnali di miglioramento e dilazionano la ripresa».
Il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Monica Pirovano commenta così i risultati dell’indagine previsionale del IV trimestre 2013 che ha coinvolto un campione di imprese associate pari al 33,6%. Ne emerge una situazione ancora negative nella quale – complice anche la complessa e instabile ‘stagione’ politica – sembrano affievolirsi i già deboli segnali di inversione di tendenza fatti registrare nei trimestri precedenti.
Il carnet ordini peggiora rispetto al trimestre precedente; il 19,23% delle imprese ha ordini programmati solo per un mese; sale al 46,15 la percentuale di imprese che ha ordini sufficienti da uno a tre mesi. Si mantiene sostanzialmente invariato il grado di utilizzo degli impianti così come invariati sono i programmi di investimento che confermano il segno meno del III trimestre. Il 67,74% degli intervistati indica un ritardo negli incassi; sostanzialmente stabili i tempi di pagamento 88 giorni che diventano 95 per le pubbliche amministrazioni.
Cresce – fino quasi a triplicare – il numero delle aziende che ipotizza di ricorrere alla cassa integrazione, dall’8,57% del III trimestre si passa al 22,66% del IV trimestre dell’anno. Il 49% delle imprese intervistate prevede di non effettuare investimenti.
«L’imprenditoria valdostana, nel suo sforzo per uscire dalla recessione, ha bisogno di certezze, di politiche concrete e strutturate che diano un maggiore sostegno alla crescita, agli investimenti e ai consumi delle famiglie».
Nella foto, il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Monica Pirovano
(c.t.)