Operazione ‘Benvenuti al Nord’: toccata anche la Valle d’Aosta, seppur di striscio
Ha toccato anche la Valle d’Aosta, seppur marginalmente, l’operazione ‘Benvenuti al Nord’ delegata alla Polizia locale di Roma Capitale dalla Procura della Repubblica di Roma e dalla Direzione distrettuale antimafia.
L’operazione, scattata attorno all’una di questa notte, ha portato all’identificazione di 20 pluripregiudicati, accusati di aver trasferito le residenze certificate sulle carte di circolazione di numerosi veicoli dal Sud Italia al Nord, comunicando poi i nuovi falsi dati ad assicurazioni telefoniche (Generaltel e Linear) per ottenere lauti sconti sui premi assicurativi, lucrando sulla differenza tariffaria esistente.
Quindi clonavano veicoli e documenti falsi, grazie a intestazioni a soggetti inesistenti, così da poter eludere i controlli delle forze dell’ordine.
I reati contestati a vario titolo ai personaggi identificati, tutti pluripregiudicati italiani e uno albanese, appartenenti a quattro gruppi criminali in contatto tra loro, vanno dalla truffa alle false attestazioni, dall’induzione in errore di pubblici ufficiali alla creazione di falsi documenti d’identità e di false carte di circolazione, finanche all’associazione camorristica.
Ma torniamo ora al punto di partenza: perché la Valle d’Aosta? Le auto e le certificazioni false, partendo dalla Campania e dalla Puglia, transitavano per Roma e ripartivano quasi immediatamente in direzione di Veneto, Lombardia e Valle d’Aosta, per l’appunto.
Il passaggio veniva attuato attraverso la comunicazione delle false certificazioni e dei falsi documenti identificativi, consegnati poi al Dipartimento trasporti terrestri di Roma, con il quale la Polizia locale ha intrapreso una stretta collaborazione che ha portato all’individuazione delle modalità criminali accertate.
(pa.ba.)