Rifiuti, Grillo:«la volontà del popolo valdostano non vale nulla»
Dopo i commenti di tutte le forze politiche regionali sulla decisione della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge regionale modificata dal referendum del 18 novembre 2012 (contro il trattamento a caldo dei rifiuti), interviene anche il leader del movimento Cinque Stelle dal suo blog.
In un post dal titolo «La Corte costituzionale contro il popolo valdostano», Beppe Grillo scrive «15 persone decidono del destino di un’intera regione contro la sua volontà espressa tramite referendum» riferendosi ai giudici della Consulta ceh elenca poi con nome e cognome:«Gaetano Silvestri, Luigi Mazzella, Giuseppe Tesauro, Sabino Cassese, Giuseppe Frigo, Alessandro Criscuolo, Paolo Grossi, Giorgio Lattanzi, Mario Morelli, Aldo Carosi, Sergio Mattarella, Marta Cartabia, Giancarlo Coraggio, Giuliano Amato e Paolo Maria Napolitano».
Grillo ricorda come «Il popolo valdostano ha deciso di non inquinare la propria valle con il pirogassificatore, ma la sua volontà non vale nulla» e conclude sottolineando: «In Italia neppure le regioni autonome a statuto speciale hanno un minimo di democrazia. Il popolo conta più di 15 persone dell’età media di 75 anni».
Il post termina riportando il comunicato dei consiglieri regionali cinque stelle Stefano Ferrero e Roberto Cognetta che dicono: «la volontà popolare vale zero in questo paese».
Sulla questione torna l’associazione Valle Virtuosa che in una nota sottolinea l’importanza del fatto che, in sostanza, «non cambia nulla, i valdostani si sono espressi chiaramente e la Regione può tranquillamente rispettare l’esito mettendo finalmente in atto i metodi ampiamente sperimentati di trattamento a freddo che potrebbero portare la Regione Valle d’Aosta a essere la prima in Italia a Rifiuti Zero».
(re.vdanews.it)