Scuola, un centinaio di studenti protestano contro i tagli
“Vergogna”. “Scuola pubblica”. “Se ci tolgono il futuro invadiamo la città”.
Sono soltanto alcuni degli slogan ripetuti dalle 8 del mattino di oggi a Place Deffeyes, ad Aosta, da un centinaio di studenti valdostani che protestano “contro i tagli dei fondi destinati alle istituzioni scolastiche”.
Gli studenti si chiedono “come sia possibile un taglio del genere, circa il 70%, ai bilanci delle scuole valdostane, visto lo stato in cui versano molti istituti. Oltre a mancare i servizi che sarebbero fondamentali a livello didattico, come i recuperi extracurricolari e i viaggi di istruzione, ci sono riscaldamenti guasti, totale disfunzione di aule computer in istituti che da indirizzo ne prevedono lutilizzo, palestre allagate e finestre che cadono. In gioco c’è il nostro futuro e se ci tolgono quello noi invadiamo la città”.
Gli studenti hanno preso di mira il neo assessore all’Istruzione, Joel Farcoz, il quale è stato invitato ad “andarsene”.
Lo stesso assessore, alle 9, ha invitato i rappresentanti di istituto a un incontro chiarificatore negli uffici dell’assessorato.
Manifestazione chiassosa, con accensione di fumogeni, bandiere al vento (quelle italiane e di Blocco studentesco) e numerosi sfoghi di ira, con insulti rivolti agli amministratori, ma il tutto senza disordini. Gli studenti non accettano che “nelle scuole pubbliche non ci sia la carta igienica e che si debba stare con la giacca in classe a causa del freddo”. In più di un’occasione è stata sottolineata l’assenza dei rappresentanti dello “Scientifico”. Assenza definita “incomprensibile e assurda”.
(in foto un momento della manifestazione).
(lu.me.)