Presidi di protesta in Valle: il motto è «resistere al freddo, resistere alla fatica, resistere all’indifferenza della gente»
«Resistere al freddo, resistere alla fatica, ma soprattutto resistere all’indifferenza della gente, che soprattutto qui in Valle d’Aosta ha paura di esporsi, di metterci la faccia. Lo facciamo noi, e lo facciamo perché abbiamo il coraggio di portare avanti un’idea di cambiamento sia a livello nazionale che regionale, che deve per forza di cose passare attraverso una maggiore diligenza da parte di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica, l’incentivazione della creazione del lavoro e una maggiore oculatezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche. Soltanto a questo punto, quindi, potremo parlare di tasse e di altro ancora». Queste le parole di Pierantonio Maculotti, che nel presidio di via Roma, nei pressi della rotonda per Porossan, ha spiegato il senso dell’iniziativa che si inserisce nell’ambito della mobilitazione nazionale ‘Fermiamo l’Italia’, organizzata dal ‘Coordinamento 9 dicembre’ sull’onda del movimento dei forconi.
In Valle d’Aosta, però, nessun cappello sopra i presidi di Aosta e Verrès, così come confermato dal coordinatore Gianni Maggioni. «Il nostro è un movimento nato spontaneamente, senza denominazioni né colori politici. Il nostro intento è di dare vita a presidi con carattere permanente e continuativo al fine di informare la gente, non di creare disagi».
A onor del vero, nel presidio di via Roma, ad Aosta, disagi non se ne sono visti, tranne qualche piccolo rallentamento nei pressi della rotonda di Porossan, con l’azione dei volontari tenuta sotto stretta sorveglianza da poliziotti, personale delle Fiamme Gialle e vigili urbani.
Nessun disagio nemmeno a Verrès, in prossimità dell’uscita dell’autostrada, dove l’azione di volantinaggio dei volontari è stata tenuta sotto controllo dai Carabinieri.
I due presidi, quelli di Aosta e Verrès, autorizzati per oggi – venerdì 13 dicembre – dalle 16 alle 19, proseguiranno «a oltranza», fanno sapere i manifestanti, anche considerando il fatto che la Questura ha autorizzato la manifestazione fino al 27 dicembre, tutti i giorni dalle 7 alle 19.
«Non abbandoneremo mai i presidi, nemmeno di notte», hanno affermato alcuni volontari.
(patrick barmasse)