Casinò: Alpe denuncia cali di introiti del 30% nell’ultimo biennio
Sul Casinò il consigliere di Alpe Albert Chatrian non demorde, va all’attacco e stigmatizza il fatto che «nell’ultimo biennio gli introiti sono calati di quasi il 30%: si è passati dai 95 milioni del 2011 ai 67,5 milioni del 2013 in calo di oltre 9 milioni di euro».
Un risultato atteso per l’amministratore unico dell’azienda di Saint-Vincent Luca Frigerio che temeva di peggio – come ebbe a dichiarare in un’intervista pubblicata su Gazzetta Matin – visto la prolungata chiusura del Grand Hôtel Billia e il fatto che si è lavorato in un cantiere aperto. Ribadisce in una nota l’azienda: «E’ imbarazzante constatare che ci sia ancora qualcuno che non riconosce il fatto che negli ultimi due anni, sia il Casinò, sia l’Hôtel abbiano lavorato con metà delle strutture chiuse. Senza gli interventi effettuati oggi la nostra azienda non sarebbe più operativa. Stranamente, da quando i lavori sono stati completati ed è ripresa la normale attività siamo tornati ad essere quelli con i migliori risultati del mercato, così com’era stato fino al 2011».
Così Chatrian nella sua analisi: «Regna la disorganizzazione ed è uno scaricabarile per rimpallarsi competenze e responsabilità. In questi anni ci si è preoccupati del cemento, con i lavori di ristrutturazione, che peraltro presentano già degli inconvenienti, ma non si è fatto nulla per costruire un serio progetto per il futuro. Secondo il piano industriale il 2014 dovrebbe chiudersi a circa 76 milioni di introiti lordi, fino a raggiungere gli 87 milioni nel 2016. Traguardi non esaltanti che tuttavia, nelle condizioni attuali, sembrano un miraggio. La congiuntura economica è difficile per tutti, ma fra i Casinò italiani c’è chi ha saputo tenere dritta la barra del timone: Campione d’Italia ha infatti chiuso il 2013 a 90,2 milioni di incassi, in sostanziale equilibrio rispetto ai 90,7 del 2012».
(re.vdanews.it)