A Suor Anna Maria Scarzello il Premio Donna dell’Anno 2014
L’annuncio alle 22.25 durante la cerimonia in corso al teatro Splendor di Aosta: va a Suor Anna Maria Scarzello, che a Damasco, in Siria, promuove l’educazione alla pace e al rispetto dei diritti umani il 16º Premio Internazionale Donna dell’Anno, nato dalla vocazione della nostra regione «a difendere i valori di identità culturale dei popoli, piccoli o grandi che siano, a porsi quale soggetto attivo nella storia della conquista e tutela dei diritti fondamentali, a operare affinché le differenze siano intese in termini di ricchezza da salvaguardare».
La motivazione: ««Abbracciando la vocazione religiosa, Suor Anna Maria ha preso tra le braccia il mondo facendosi carico delle sofferenze dell’umanità. Con discrezione e riservatezza, simboli di profonda umiltà, dedica la propria vita, 365 giorni all’anno, nel dare sostegno ai poveri e agli ammalati, operando nelle zone più martoriate del mondo. Con azioni concrete ed estremamente innovative, ha alimentato la cultura dello sviluppo sostenibile tra gli Indigeni del Chiapas. Con dedizione e pragmatismo, ha fronteggiato l’emergenza sanitaria di un Paese come la Siria terribilmente segnato dalla guerra. Suor Anna Maria, missionaria mossa dall’amore di Dio, è donna di speranza e di solidarietà capace di infondere fiducia e coraggio».
Suor Anna Maria, classe 1939, originaria di Tarasca, in provincia di Cuneo, si trova da alcuni anni in missione in Siria, a Damasco, come direttrice della comunità ‘Figlie di Maria Ausiliatrice’, le cui volontarie lavorano all’ospedale italiano di Damasco. In un contesto segnato dalla violenza e dalla guerra, suor Anna Maria promuove l’educazione alla pace e al rispetto dei diritti umani, tanto da essere diventata simbolo di speranza per l’intera comunità. Tra il 1984 e il 2003, Suor Anna Maria si è distinta per l’importante lavoro e impegno a favore dell’emancipazione delle giovani donne del Chiapas, in Messico. Suor Anna Maria Scarzello potrà contare sui 30 mila euro del Premio per proseguire la sua missione di amore e solidarietà.
Le altre candidate erano Gisella Aschedamini, che opera a tempo pieno a favore dei poveri del Bangladesh (seconda classificata, con un premio di 10 mila euro) e Albina Richard Maghabe (terza classificata, 5 mila euro), impegnata a sostenere giovani e bambini in difficoltà in Tanzania.
Le menzione speciale espressa dal Consiglio regionale è stata assegnata a Lucia Bertolin, ««femme qui a lutté avec audace à côtés des Partisans valdôtains, à une époque où l’égalité des genres était loin d’être reconnue, s’est opposée à l’oppression fasciste par amour pour la justice et pour la Vallée d’Aoste. Encore aujourd’hui, à l’occasion du 70e anniversaire de la Lutte de Libération, elle est le symbole du sacrifice et de l’abnégation de ces femmes courageuses qui ont fait la Résistance valdôtaine. La mention spéciale du Bureau du Conseil est décernée à Lucia Bertolin, la “Ninfa” de la 176e Brigade Garibaldi».
Il riconoscimento del Soroptmist Club Valle d’Aosta è andato alla cambogiano Mak Ravieng, per il suo impegno quotidiano per i bambini bisognosi.
Il ‘premio popolarità’ – assegnato sulla base dei ‘click’ sul sito del Consiglio regionale, è andato a Gisella Aschedamini, candidata sostenuta, tra l’altro, dalla biblioteca di La Thuile, dove era stata ospite e aveva raccontato la sua storia – che ha ottenuto il 49% e che ha ricevuto 10 mila euro per proseguire la sua attività a favore dei poveri del Bangladesh.
Nella foto, la 16ª Donna dell’Anno, suor Anna Maria Scarzello.
(piera squillia)