Corniolo: «Politica incapace di fare scelte di affrontare una situazione sempre più drammatica»
«É ora di dire basta!» e per farlo la segreteria confederale del Savt si affida alla nota inviata oggi dal segretario Guido Corniolo.
Il sindacato fa riferimento alla difficile situazione economica, politica e sociale che sta attraversando la Valle d’Aosta. «La comunità valdostana – scrive Corniolo – è stanca di una situazione in cui la politica, con grave responsabilità di tutti i soggetti in causa, sembra incapace di fare scelte che permettano di affrontare una situazione sociale ed economico finanziaria sempre più drammatica. Tutto ciò si sta scaricando sulle spalle dei lavoratori e di tutti i cittadini valdostani che stanno già pagando il prezzo di una crisi che giorno dopo rigetta centinaia di famiglie valdostane sotto la soglia di povertà».
Per Corniolo è importante che si individuino le urgenze da portare avanti cercando le coperture finanziarie e stabilendo un programma di massima chiamando tutte le forze politiche a gestirlo.
«Legge di assestamento del bilancio e rendiconto, legge per promozione di attività, utilizzo dei progetti dei fondi europei per lo sviluppo territoriale, trasporti, piano per l’edilizia, piano straordinario per l’agricoltura, agevolazioni per la ricollocazione dei lavoratori cassintegrati e disoccupati oltre 45-50 anni di età, rilancio dell’occupazione giovanile e femminile in particolare» sono i temi che, secondo il Savt, potrebbero trovare la convergenza politica necessaria per un governo « se necessario di scopo, al quale si possono chiedere scadenze temporali precise» per poi «riconsegnare il mandato agli elettori».
«Avremmo così le condizioni migliori per far fronte a quella che riteniamo essere la madre di tutte le sfide per la salvaguardia dell’Autonomia della Valle d’Aosta: la riforma del titolo V della Costituzione, che se approvata vedrà la riduzione drastica e centralista di tutte le nostre competenze statutarie».
Una sfida, conclude Corniolo nella nota, che «non potrà essere vinta se la Valle d’Aosta non si presenta unita al tavolo delle trattative. E sarà bene tenere a mente che, se questa sfida dovesse alla fine essere persa, non ci saranno alibi per nessuna forza politica in campo di fronte alla comunità valdostana».
(re.vdanews.it)