Bicincittà; Valle Virtuosa ribadisce il suo no al passaggio dei ciclisti nello stabilimento Cogne: «impianto altamente insalubre»
L’associazione Valle Virtuosa torna a parlare di Bicincittà, la kermesse organizzata dalla Uisp andata in scena domenica 11 maggio e che per il secondo anno, ha previsto un passaggio all’interno dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali. Lo scorso anno, le polemiche si erano fatte roventi, con l’invito inascoltato, con una partecipazione record di 2300 persone – a boicottare la pedalata cittadina.
«Valle Virtuosa ritiene estremamente utile e meritevole l’iniziativa che la Uisp promuove per sostenere e promuovere una mobilità rispettosa dell’ambiente – si legge nella nota dell’associazione presieduta da Jeanne Cheillon – siamo consapevoli della difficile sitauzione che vive l’industria metallurgica in Italia, innanzitutto per le condizioni di salute dei suoi addetti e della popolazione limitrofa e anche consci della necessità di preservare posti di lavoro in un periodo storico così difficile. In tutta onestà, non crediamo che attraversare l’acciaieria in bicicletta possa migliorare la sostenibilità ambientale di un impianto altamente insalubre».
«Auspichiamo – si legge nel comunicato – a fronte di generose e innocenti pedalate – concreti, consistenti e duraturi miglioramenti delle condizioni di lavoro degli addetti e di controllo delle emissioni dello stabilimento Cogne».
In sede di conferenza stampa di presentazione della pedalata, il presidente del Comitato Uisp regionale era tornato sull’argomento; «basta polemiche – ha commentato Carlo Finessi – il nostro vuole essere un tentativo di sensibilizzare la popolazione sul tema ambientale; lo ha riconosciuto anche Legambiente, sul tema della tutela ambientale, l’acciaieria ha fatto e sta facendo ed è più avanti rispetto al cronoprogramma; passare fuori le mura della Cogne o dentro cambia poco; l’ho già detto lo scorso anno e lo ribadisco: la Cogne lavora acciaio e dà lavoro a mille famiglie, non produce certo cioccolata».
(Nella foto di Alessandra Borre, un passaggio all’interno dello stabilimento Cogne, domenica scorsa)
(cinzia timpano)