Elezioni europee, i valdostani snobbano i candidati locali
Flop elettorale in Valle d’Aosta. Vince l’astensionismo (imbarazzante 49,60% al voto ieri). Assenti all’appuntamento elettorale i partiti autonomisti tradizionali (Uv, Sa e Fa), il Pd (47,07%) è risultato, come a livello nazionale, il primo partito. Ma il candidato dell’alleanza autonomista-progressista, Luca Barbieri, ha ottenuto solo 8.128 preferenze. Ricordiamo che lo sbarramento per avere un eletto al Parlamento europee era di 50 mila voti. Significa che per avere un nostro eletto tutti i 51 mila valdostani che ieri hanno votato avrebbero dovuto concentrare il loro voto su un unico candidato.
Nel 2009 (si votò in due giorni) Aurelio Marguerettaz (Uv, Sa, Fa) ottenne 16.134 preferenze, mentre Roberto Louvin (Alpe e altri) circa 9.000.
Il M5S si piazza al secondo posto con il 19,59%. Ma Manuel Voulaz ottiene neanche un terzo delle preferenze:2.354 voti contro i 9.086 di quelli dati alla lista.
Forza Italia in netto calo. A pesare sul distacco tra l’esito locale e quello nazionale (10,26% contro 16,7% e 4.765 voti) probabilmente l’assenza di un candidato locale.
Buon risultato generale per Tsipras, che raccoglie 3.569 voti (7.69%). Ma il candidato locale, Andrea Padovani, non va oltre le 1.578 preferenze.
Rispetta il trend nazionale la Lega Nord, che ottiene il 6,8% (3.170 voti). Molto male, invece, la candidata valdostana, Zeudi Zoso, che si ferma addirittura a 732 voti, poco meno di un quinto, battuta anche dal suo segretario nazionale, Matteo Salvini (750).
L’ultimo candidato valdostano, Marco Belardi dell’Idv, è proprio l’ultimo anche della classifica: 401 voti di lista (0,86%) e appena 127 preferenze personali.
Non hanno centrato il quorum del 4% tutti gli altri partiti. I migliori sono Nuovo Centro Destra (3,21%) e Fratelli d’Italia (2,53%). I Verdi europei ottengono l’1,05%; mentre scelta europea e Io Cambio rispettivamente 0,74 e 0,14%.
(luca mercanti)