Consiglio Valle: Alberto Bertin, «E’ un governo balneare»
«Oggi siamo di fronte a un sussulto politico che non ci porterà lontano». A parlare è Andrea Rosset (Uvp) per il quale la resistenza a oltranza non pagherà, intervenuto durante lassemblea straordinaria del Consiglio regionale dedicata all’elezione degli assessori.
«Dopo settanta giorni di scivolo spaventoso, la caduta è rimandata», ha aggiunto la consigliera Chantal Certan (Alpe) che ha proseguito in difesa del silurato assessore allistruzione: «Ha pagato il meno esperto, lassessore Farcoz ci ha lasciato le penne. Per lennesima volta a farne le spese è stato lassessorato allistruzione», ha sottolineato Certan.
«La Stella Alpina ha integrato il suo programma, concorda sulla riforma delle partecipate e sulle riforme istituzionali. Come Stella Alpina riteniamo necessario continuare il confronto per arrivare a soluzioni condivise», ha puntualizzato il capogruppo del movimento autonomista Stefano Borrello, anticipando la fiducia al nuovo governo.
Per Nello Fabbri (Uvp) ciò che è avvenuto è «gattopardismo di vecchio stampo. Gli assessori dovranno spiegare perché si sono dimessi per poi essere riconfermati: è stata un’attraversata del deserto inutile, tutti sono stati ricondotti alla ragione di Stato».
Alberto Bertin (Alpe) è scettico sul restyling e sulle grandi opere. «Vedremo, sarei contento di essere smentito; una crisi al buio che non si capisce. Un rimpasto in stile democristiano preludio a un governo balneare, un governo di galleggiamento che non sarà in grado di dare risposte ai problemi della nostra Valle. Non sarà questo governo a cambiare il sistema».