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Consiglio Valle: slitta a mercoledì 18 la nomina del nuovo presidente del Consiglio

Consiglio Valle: slitta a mercoledì 18 la nomina del nuovo presidente del Consiglio

La richiesta arriva dai banchi delle opposizioni e Marco Viérin accetta il rinvio

Slitta a mercoledì 18 l’elezione del nuovo presidente del Consiglio: le minoranze l’hanno chiesto – pena l’abbandono dell’aula e quorum a 24 a mare – e Marco Viérin, il designato, accetta il rinvio. «Qualche collega gioca in politichese, ringrazio la maggioranza che vorrebbe procedere ma per dignità dell’uomo accetto volentieri il rinvio, anche se la richiesta è strumentale» sottolinea Viérin alla richiesta delle forze di opposizione di rinviare la nomina per una riflessione.
Legge il discorso Viérin – «così saprete su che discutere» – nel quale rimarca «il confronto con l’esecutivo ma rivendica la parità del Consiglio che è luogo della democrazia rappresentativa»; Viérin si pone «obiettivi di mediazione», pensa all’istituzione di commissioni per le riforme istituzionali, a un programma annuale con tanto di previsione di spese, a un confronto sulle criticità.
Così negli interventi a motivare la richiesta. «Oggi ripartite come un anno fa, dopo tanti discorsi sulla condivisione ci proponete Marco Viérin tout court. Alle enunciazioni di principio non seguono i fatti. Noi vogliamo darvi la possibilità di dimostrare che dialogo sarà e chiediamo di rinviare l’elezione del presidente del Consiglio. Dimostrate alla comunità il cambiamento di rotta e rinunciate a questo posto senza volere a tutti i costi marcare il territorio; dimostrate che non è una faccenda di appetiti così come avete predicato». A lanciare l’invito era stato Laurent Viérin (Uvp) alla maggioranza all’inizio del dibattito sulla nomina di Viérin alla presidenza del Consiglio Valle. Fanno eco Chantal Certan «dimostrate la coerenza e rinviate di una settimana per fare delle riflessioni» rincara; Carmela Fontana «il ruolo del presidente è troppo importante per non fare un confronto»; Stefano Ferrero (M5S) «dato che siamo stati messi al corrente delle dimissioni di Rini ieri nel pomeriggio non abbiamo neppure potuto fare riflessioni; noi al presidente dell’Assemblea vogliamo chiedere impegni su punti precisi».
«Ma avevate tutto già preconfezionato; un discorso preparato alla fine della trattativa con l’alleato unionista; ma quale apertura, ma quale confronto?» ha tuonato il capogruppo dell’Uvp Luigi Bertschy. Marco Viérin ribadisce la volontà di rinviare la sua nomina e i toni si smorzano.
(danila chenal)

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