Variante SS27: il Tar del Piemonte sospende l’efficacia dell’interdittiva antimafia che aveva colpito la ditta Lauro
«La struttura contenutistica dell’informativa impugnata risulta poggiare su un unico dato – inerente i rapporti del sindaco (della società, ndr) con terze società contigue a interessi di soggetti pregiudicati o indagati – non corroborato da ulteriori elementi indicativi, sia pure a livello indiziario, di un effettivo rischio di condizionamento delle scelte dell’impresa da parte di associazioni o soggetti mafiosi».
E’ con questa motivazione che i giudici amministrativi del Tar del Piemonte – riunitisi ieri, giovedì 10 luglio, in camera di consiglio – hanno deciso di concedere alla ditta Lauro Spa di Borgosesia (con sede legale a Torino) la sospensione dell’efficacia dell’informativa interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Torino ai fini della prevenzione di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata all’interno della ditta Lauro Spa, l’impresa appaltatrice dei lavori che, oltre al cantiere della variante della strada statale 27 tra Etroubles e St-Oyen, nella settimana del 16 giugno si era vista sospendere le autorizzazioni prima nel cantiere novarese di Borgo Ticino, poi in quello dell’alta velocità tra Alessandria e Genova, quello del cosiddetto ‘Terzo Valico’ di Voltaggio.
«Senza la concessione della sospensiva il futuro della Lauro Spa, di tutti i suoi operai e di tutti i lavoratori dell’indotto sarebbe finito», ha spiegato il segretario generale Fillea-Cgil del Piemonte, Lucio Reggiori, che aggiunge: «A questo punto siamo fiduciosi circa una riapertura dei cantieri in tempi ragionevoli, anche se presumo che sul tavolo rimangano ancora questioni di natura legale da dirimere tra la ditta, la Prefettura di Torino e l’Anas, almeno per quanto riguarda i cantieri di Etroubles e St-Oyen e di Borgo Ticino».
Martedì mattina è già annunciata una riunione in azienda a cui sono state invitate le rappresentanze sindacali.
I lavori di realizzazione della futura variante della strada statale 27 tra i comuni di Etroubles e St-Oyen erano stati bloccati il 16 giugno scorso dal Compartimento Anas della Valle d’Aosta sulla base di un’informativa interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Torino: a confermare a Gazzetta Matin la natura della misura interdittiva della Prefettura di Torino, così come riportato sul numero di lunedì 7 luglio, era stato direttamente l’ufficio stampa dell’Anas, che però non aveva voluto rilasciare dichiarazioni in merito alle possibili tempistiche per la ripresa dei lavori.
A tirare un sospiro di sollievo, benché non ci sia ancora una data precisa in riferimento alla riapertura del cantiere, considerato che la discussione nel merito del ricorso è stata fissata nell’udienza pubblica del prossimo 20 novembre presso il Tar del Piemonte, sono i circa 100 lavoratori – indotto compreso – il cui futuro in Valle d’Aosta era appeso proprio alla concessione o meno della sospensiva.
In merito alla novità odierna, le parole del sindaco di Etroubles, Massimo Tamone, sono però improntate alla prudenza: «Al momento non ci pronunciamo, almeno non prima di conoscere la data precisa di ripresa dei lavori alla variante. Aspettiamo di ricevere aggiornamenti in merito dal Compartimento Anas della Valle d’Aosta».
(pa.ba.)