Gestione rifiuti: il comitato “Si può fare” richiede un incontro urgente con le comunità montane Mont Rose ed Evançon
Un incontro urgente con le comunità montane Evançon e Mont Rose per rivedere la politica della raccolta rifiuti, alla luce delle decisioni della Giunta regionale chem venerdì 18 luglio, ha approvato i nuovi indirizzi per la gestione dei rifiuti in Valle dAosta. Questa la richiesta presentata dal comitato “Si può fare”, che si propone come difensore degli interessi della popolazione, ma anche di tutti gli attori locali. «I nuovi indirizzi approvati prevedono la raccolta dell’organico, una tariffazione puntuale, il potenziamento della raccolta differenziata, il recupero della materia e il progressivo azzeramento della discarica di Brissogne – si legge nel comunicato diramato dal comitato -. Tale deliberazione apre le porte a una gestione coordinata dei rifiuti a livello regionale e considerato che nel caso delle due Comunità montane il piano e lappalto per la gestione raccolta dei rifiuti è in scadenza vorremmo capire quali saranno le scelte future a livello locale». Il pensiero di “Si può fare” va oltre, parlando di «una gestione insostenibile per le tasche dei cittadini e delle imprese, sulle quali lintero costo viene ribaltato, oltretutto senza che si siano raggiunti gli obiettivi di raccolta contenuti nei relativi piani programmatici e previsti dalle direttive. Questo rischia di diventare un boomerang per gli amministratori, alla luce della sentenza della Corte dei conti delle Liguria che ha condannato amministratori e funzionari comunali a risarcire i propri cittadini per non aver assunto sufficienti iniziative atte a ricondurre la gestione dei rifiuti al rispetto delle percentuali minime di raccolta differenziata fissate dalla legge e per il conseguente danno economico originato dai maggiori tributi per i quantitativi extra conferiti in discarica». Il comitato propone poi una soluzione: «Per raggiungere gli obiettivi previsti e trovare un buon modello di gestione per i rifiuti, siamo convinti, ed è la stessa normativa europea e italiana a dirlo, che è necessario che la progettazione sia discussa e condivisa con tutti gli attori coinvolti. Solo coinvolgendo le persone in un processo di cambiamento si possono ottenere i risultati necessari; prima di rassegnarsi e prendere atto delle decisioni assunte, e subire altri aumenti delle tariffe, senza reali miglioramenti nelle percentuali di raccolta differenziata, il Comitato chiede quindi un incontro urgente con i soggetti deputati alla predisposizione dei nuovi piani programmatici Evançon e Mont Rose. Nel caso non fosse accolta la richiesta, il Comitato si riserva di attuare ogni azione necessaria, per la miglior tutela degli interessi della popolazione, degli utenti e delle istituzioni locali stesse».
(re.newsvda.it)