Sindacato: la Cgil lancia la campagna per quattro referendum contro l’austerità europea
Stop alle politiche recessive, sì agli investimenti pubblici: è la sintesi della campagna lanciata dalla Cgil ‘Sì alla fine dell’austerità, sì all’Europa del lavoro e di un nuovo sviluppo’. Così il segretario regionale del sindacato Domenico Falcomatà nell’introdurre la raccolta firme – scadenza il 26 settembre – in Valle d’Aosta per quattro referendum popolari per cambiare la legge sul Fiscal Compact.
«E’ un’iniziativa voluta non solo dalla Cgil ma da tante associazioni che ritengono che le politiche europee abbiano contribuito a produrre ulteriori danni alla nostra economia; riteniamo che l’Europa debba cambiare rotta».
A illustrare i contenuti dei quattro quesiti referendari Katya Foletto: «Per l’allentamento del Fiscal Compact servono vincoli di bilancio meno rigidi, maggiori margini di flessibilità di spesa, accesso all’indebitamento meno vincolante, meccanismi di correzione legati unicamente all’Europa. Per farlo si devono abrogare alcune disposizioni della legge che dà attuazione al principio di equilibrio del bilancio pubblico introdotto nella Costituzione». Ha concluso Foletto: «I referendum vanno nelle direzione contraria all’austerità che ha fatto aumentare la disoccupazione e diminuire il numero di imprese».
La raccolta firme – mille l’obiettivo della Cgil in Valle d’Aosta – inizia domani, venerdì 5, prosegue sabato 6 in place des Franchises ad Aosta dalle 10 alle 18. Si ripete domenica 7 dalle 10 alle 12. Si può firmare in tutti i comuni della Valle d’Aosta e nella sede della Cgil. Adesioni anche via Facebook e sul sito del sindacato.
(foto: da sinistra: Antonio Fugetta, Katya Foletto e Domenico Falcomatà)
(danila chenal)