Consiglio Valle: no alla ricapitalizzazione del Casinò dalle minoranze
Tutti i 35 consiglieri regionali concordano sul fatto che quella della Resort&Casinò è una partita capitale per la Valle dAosta ma sulle strategie ci sono profonde differenze tra maggioranza e minoranza. Tuona Stefano Ferrero (M5S): «Che non pensino i lavoratori che questi 60 milioni siano la salvezza: sono lestrema unzione per la casa da gioco. Non vogliamo dare nemmeno un centesimo a Frigerio e compagni. Solo quando saranno fuori dai giochi potremo sederci a un tavolo per parlare di rilancio». Chiede il pentastellato di ritirare la delibera di rafforzamento finanziario. Rispedisce al mittente la richiesta il capogruppo dellUnion valdôtaine Joël Farcoz: «I 60 milioni non sono senza piano: 30 milioni servono per il mutuo contratto con Cva e 30 per fare fronte agli impegni presi per la ristrutturazione: non possiamo non ricapitalizzare per far fronte alla carenza di liquidità e anche per gli 800 dipendenti». Non convince Jean-Pierre Guichrdaz (Pd-Svda): «Ma che politica è quella del Resort di fare concorrenza al territorio. Il 5 stelle era nato per rispondere alle esigenze di una clientela di lusso, per creare indotto per il territorio: la corsa al ribasso dei prezzi è senza senso». «Abbiamo il buon gusto di fermarci un attimo per ragionare altrimenti alla ricapitalizzazione diremo no» aggiunge Gianfranco Nogara dellUvp in linea con gli altri colleghi dellopposizione. «Prima di aprire il portafoglio vogliamo mettere nero su bianco impegni precisi» scandisce Albert Chatrian di Alpe che annuncia un ordine del giorno. Chiede una sospensione Pierluigi Bertschy per trovare la quadra sul documento.
(danila chenal)