Vigili del Fuoco in rivolta: «Regionalizzazione fallita, determinati a tornare alle dipendenze dello Stato»
«Regionalizzazione fallita». Così il segretario regionale del sindaco autonomo dei Vigili del Fuoco, CONAPO, definisce l’attuale fase storica che sta attraversando il Corpo valdostano, determinato «a tornare alle dipendenze dello Stato», si legge in una nota stampa.
«Le richieste volte a ottenere urgenti e inderogabili riforme organizzative e operative necessarie a porre i Vigili del Fuoco valdostani in grado di assolvere ai propri compiti di istituto e le richieste di adeguamento agli standard nazionali di importanti aspetti di natura contrattuale sono state regolarmente disattese o si sono infrante contro un muro di silenzi e indifferenza», dichiara il segretario regionale Simone Oliveri, che ha inoltrato una lettera al presidente della Regione, Augusto Rollandin, per comunicare la volontà dei Vigili del Fuoco – emersa nell’ambito dell’assemblea convocata lunedì – di «rientrare alle dipendenze del Corpo nazionale».
Ma non è tutto, perché il CONAPO – sindacato a cui aderisce circa il 70% dei Vigili del Fuoco professionisti valdostani – spiega che «questa richiesta è figlia di una regionalizzazione sbagliata, che non ha voluto riconoscere la specificità lavorativa dei Vigili del Fuoco e che di fatto ha determinato, tra le altre cose, un aumento dei rischi derivanti da scelte politiche incomprensibili, una costante carenza d’organico, un trattamento previdenziale fortemente peggiorativo rispetto agli statali e minori tutele, per non parlare poi della mancata partecipazione alle colonne mobili nazionali in caso di calamità ed emergenze».
In ultimo, la stoccata: «I Vigili del Fuoco valdostani si aspettano ora dal presidente della Regione la stessa attenzione riservata alle richieste avanzate dalla componente volontaria».
(pa.ba.)