Unità nazionale e Forze Armate: «richiamo al senso del dovere in nome di pace e giustizia»
‘Solidarietà, onestà, rispetto, lealtà, senso di appartenenza, partecipazione, senso civico. Sono questi i valori che la società deve trasmettere; esorto chi ha ruoli di responsabilità a tenere viva la memoria collettiva, a invitare i giovani a ricordare il sacrificio dei loro coetanei quasi cento anni fa, quel sacrificio che permette loro, oggi, di vivere in libertà e in democrazia’. Il sindaco di Aosta Bruno Giordano si è espresso così quest’oggi, in piazza Chanoux, alla cerimonia per le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Giordano ha fatto riferimento ‘a un ricordo degli eventi sempre più pallido, un po’ perchè il trascorrere del tempo ci priva dei reduci, un po’ perchè il desolante spettacolo che la politica certe volte offre tiene lontana la comunità da tutto cioè che appare come istituzione’ – ribadendo la necessità di rendere più attuali le cerimonie celebrative, ricordano il valore dei giovani soldati e il tributo di sangue che la nostra regione pagò nella Grande Guerra: 1.557 valdostani.
L’inno di Mameli suonato dalla Banda Municipale diretta dal Maestro Rocco Papalia durante l’alzabandiera ha dato il via alle celebrazioni. E’ stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha annunciato per la fine dell’anno, la conclusione del libro bianco che ‘sancirà un importante cambio di rotto, razionalizzando anche lo strumento militare nel solco della riforma della Pubblica Amministrazione, per uno Stato meno oneroso dove sia siano sempre affermate pace e giustizia’.
Il Cavalier Pietro Mortara, presidente della sezione valdostana dell’Associazione Combattenti e Reduci ha fatto riferimento ‘al momento di grande confusione politica e sociale che tende a far perdere i ricordi’. Il timore è che non ci sia continuità nel ricordo – ha commentato – che il patrimonio degli ex combattenti che va difeso perchè parte della Storia – vada perduto. Mortara ha auspicato un ‘forte richiamo al senso del dovere, in nome della pace e della giustizia e un ritorno ai valori dell’amicizia e del sacrificio che oggi, in un mondo dove regna la discordia, hanno perso di significato’.
E’ intervenuto anche il Generale di Brigata Gino Micale, comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, ricordando come ‘la Grande Guerra hanno profondamente segnato la Storia del Novecento’ e – attraverso le parole del poeta e patriota Luigi Settembrini – ricordando come l’istituzione militare uscita dal Risorgimento fu ‘il filo di ferro che ha cucito insieme l’Italia’. il Generale di brigata Micale ha auspicato ‘che si tenga viva la coscienza collettiva sulle radici e sull’identità nazionale, in una Europa che da sessant’anni ha saputo coltivare la pace, anche nel ricordo di chi si è sacrificato sui campi di battaglia, chi ha affrontato la Resistenza, chi oggi si muove in nuovi scenari nei quali ci sono minacce alla nostra sicurezza’.
‘Il ricordo che serbo della Scuola Militare della Nunziatella è il grande blocco di granito che ricorda i 5 milioni di giovani che durante la Prima Guerra Mondiale furono chiamati alle Armi – ha commentato il Generale di Brigata Micale – di quei 5 milioni, 650 mila non sono tornati. Così come le innumerevoli targhe, che ricordano i 415 mila Caduti della Seconda Guerra Mondiale e a tutti coloro che hanno perso la vita per garantire sicurezza e democrazia. A loro rivolgo oggi il mio grato pensiero’.
Nella foto, un momento della cerimonia di questa mattina in piazza Chanoux.
Le celebrazioni si concluderanno questo pomeriggio alle 17, in piazza Chanoux, con il concerto della Banda Municipale seguito dalla cerimonia dell’ammainabandiera. Open day alla Caserma Cesare Battisti (ingresso lato via Capitano Chamonin), con possibilità per i ragazzi di cimentarsi nell’arrampicata e dalle 14 alle 16, porte aperte anche alla caserma dei Carabinieri di via Clavaité, ad Aosta.
(cinzia timpano)