Nuova università: Milanesio critica i giudici del Tar, «decisione che ignora la natura reale dei fatti, ma non faremo ricorso, bisogna partire coi lavori»
CRONACA
di news il
13/02/2015

Nuova università: Milanesio critica i giudici del Tar, «decisione che ignora la natura reale dei fatti, ma non faremo ricorso, bisogna partire coi lavori»

«Prendo atto che il Collegio muta radicalmente la ‘rotta di decisione’ rispetto all’ordinanza del 18 settembre 2014. In quell’occasione aveva ritenuto che il ricorrente non avesse fornito la prova circa ‘l’effettiva sussistenza delle dedotte asimmetrie informative’; oggi invece ritiene, sulla base di quegli stessi elementi di fatto (!), che l’ingegner Fabiani versasse invece in una posizione di relativo vantaggio. La decisione, nella sostanza, ignora le nostre difese e soprattutto la natura reale dei fatti».
E’ una nota durissima, quella che l’amministratore unico della società di scopo Nuv Srl, Bruno Milanesio, ha diramato in mattinata a seguito della notizia dell’accoglimento – da parte dei giudici amministrativi del Tar della Valle d’Aosta – del ricorso presentato nell’agosto 2014 dalla società Copaco Srl, mandataria del raggruppamento di professionisti (Rpa Srl, Inart Srl, Studio Cometto Srl, Sitec Engineering Srl, Studio Energia Sa, ingegner Henri Calza e architetto Renato Perinetti) rimasti esclusi dall’affidamento da 2.752.078 euro «dei servizi di direzione, di misura, di contabilità dei lavori nonché di coordinamento della sicurezza in fase esecutiva» nell’ambito dei lavori del I lotto del polo universitario, appalto aggiudicato – con determinazione del 30 luglio 2014 – al raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla Tecno Services Vallée d’Aoste Srl come mandataria e da Mythos Consorzio Stabile Scarl come mandante.
In poche parole, con la nota di stamane la Nuv Srl ha in qualche modo criticato la decisione dei giudici, pur precisando l’intenzione di «non inseguire ulteriori pronunciamenti giurisdizionali» affinché «la sentenza del Tar dispieghi i suoi effetti nei tempi più rapidi», si legge ancora nella nota a firma dell’amministratore unico Bruno Milanesio.
Insomma, il Tar della Valle d’Aosta – oltre a disporre l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione della direzione lavori a Tecno Services Vallée d’Aoste Srl e a Mythos Consorzio Stabile Scarl – ha dato il via libera all’affidamento dell’appalto da 2,7 milioni di euro «in favore della parte ricorrente», vale a dire in favore del raggruppamento di professionisti capeggiato dalla Copaco Srl, inizialmente escluso.
I motivi di tale decisione? «Gli elementi fanno ritenere che la posizione del raggruppamento aggiudicatario non sia stata omogenea con quella degli altri partecipanti alla gara», partendo di fatto da una posizione di vantaggio «per la pluralità di ruoli e compiti svolti anteriormente dall’ingegner Fabio Fabiani (legale rappresentante della società mandataria Tecno Services Vallée d’Aoste Srl, ndr) in rapporto all’oggetto dell’incarico di creazione del polo universitario presso la Caserma Testafochi», si legge nella sentenza dei giudici amministrativi del Tar della Valle d’Aosta.
La direzione lavori che sarà affidata al raggruppamento capitanato dalla società Copaco Srl per effetto della sentenza depositata questa mattina, rientra nell’ambito dei lavori del I lotto affidati in via definitiva il 18 giugno 2014 al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Vico come mandataria e da Giovinazzo, Floccari, Sepian, Ediluboz, Palaser e Actis Alesina per la somma di 33.124.150 euro al netto di Iva.
(pa.ba.)

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